Home Attualità Poveri assoluti: 5,7 milioni, ma 1 su 3 è straniero

Poveri assoluti: 5,7 milioni, ma 1 su 3 è straniero

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L’Istat pubblica i numeri relativi al 2024, nei quali compaiono 2,2 milioni di famiglie, pari a 5,7 milioni di individui, l’8,4% del totale, in condizione di povertà assoluta, nel senso che non riescono neppure a far fronte alle spese per i beni e servizi essenziali, dal cibo alla casa, dalla salute ai trasporti, o all’istruzione.

Le maggiori difficoltà le subiscono le famiglie di operai e quelle più numerose, o chi ha meno titoli di studio, oltre a chi risiede al sud del Paese, mentre 1 su tre, classificato come povero assoluto, è straniero. 

E ancora: 1,28 milioni sono i minori che vivono in povertà assoluta in Italia, pari al 13,8% del totale, il livello più alto mai registrato dal 2014, salendo così in 5 ani di 1,1 milioni, numeri, gridano le associazioni umanitarie, “da Terzo Mondo, indegni di un Paese civile!”

Dunque, particolarmente allarmante è la condizione dei minori. Le famiglie in povertà assoluta con almeno un minore sono circa 734mila (12,3%) e l’intensità della povertà è maggiore proprio tra queste famiglie: 21%, rispetto al 18,4% del totale nazionale. 

La quota di bambini e ragazzi che vivono in povertà assoluta in Italia (13,8% a livello nazionale) peggiora nel Mezzogiorno, dove raggiunge il 16,4%, mentre nel Centro Italia è al 12,1%. Tra i bambini dai 7 ai 13 anni, inoltre, la percentuale tocca il 14,9%.

Anche avere studiato  ha un peso: se il capofamiglia ha conseguito almeno un diploma di scuola secondaria superiore, l’incidenza di povertà assoluta è pari al 4,2%, mentre è tre volte più elevata (12,8%) se ha al massimo la licenza di scuola media e sale al 14,4% nel caso di licenza di scuola elementare.

In ogni caso il Mezzogiorno registra l’incidenza più alta di povertà assoluta tra le famiglie (10,5%), seguito dal Nord-Ovest (8,1%) e dal Nord-Est (7,6%) mentre il Centro si conferma l’area meno colpita (6,5%). Tuttavia, in termini assoluti, il 44,5% delle famiglie povere risiede al Nord, il 39,8% nel Mezzogiorno e il 15,7% al Centro.