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Alternanza Scuola/Lavoro, Giannini: “Un vero e proprio boom”. I numeri

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Presso la Sala della Comunicazione del Miur, in viale Trastevere 76/a, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha presentato i dati nazionali sull’Alternanza Scuola-Lavoro e i risultati del primo anno di attuazione delle novità previste dalla Buona Scuola. 

 

Aumentano gli studenti delle scuole secondarie di II grado impegnati in percorsi di alternanza scuola-lavoro. Nell’anno scolastico 2015-2016 sono stati 652.641, contro i 273.000 del 2014-15, con una crescita del 139%. In particolare, gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge Buona Scuola, sono 455.062, il 90,6% del totale degli iscritti.  

Dei 455.062 ragazzi delle terze, il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali in cui si registra, sottolinea il Miur, un «vero e proprio boom» di partecipazione all’alternanza.  

 

Con la Buona Scuola, ricorda il Miur, l’alternanza è diventata obbligatoria nell’ultimo triennio della scuola secondaria di II grado. I primi a partire con il nuovo regime sono stati i ragazzi delle classi terze dello scorso anno: «la riforma ha stanziato 100 milioni all’anno per questo capitolo, 10 volte i fondi previsti negli anni precedenti». 

Nel 2014-2015 faceva alternanza il 54% delle scuole; nel 2015-16 il 96%. I percorsi di alternanza attivi sono passati da 11.585 a 29.437 (+154%), le strutture ospitanti sono state 149.795 (+41%). Gli studenti hanno fatto l’alternanza in imprese (36,1% dei casi), a scuola con l’impresa simulata o svolgendo attività interne, ad esempio nelle biblioteche (12,4%), nelle pubbliche amministrazioni (8,5%), nel settore no profit (7,6%) e per la restante percentuale in studi professionali, ordini, associazioni di categoria. 

Guardando alle sole classi terze, ha fatto alternanza il 90,6% del totale, 455.062 studenti su 502.275 iscritti. Nel 2014-15 erano 89.752 (17%). I liceali delle terze impegnati in progetti di lavoro sono passati in un anno da 12.371 a 227.308 (+1.737%), gli studenti degli istituti tecnici da 31.592 a 140.699 (+345%), quelli degli istituti professionali da 45.789 a 87.055 (+90%). L’obiettivo per il secondo anno dell’obbligo, conclude il Miur, è arrivare a 1.150.000 di studenti in alternanza; 1,5 milioni a regime.  

 

 “I numeri del primo anno di attuazione dell’obbligo di alternanza previsto dalla Buona Scuola sono incoraggianti e importanti. Nelle classi terze, quelle direttamente coinvolte dalla riforma, ha partecipato il 90% degli studenti previsti”, dichiara il Ministro Stefania Giannini.

“Con la riforma abbiamo portato l’alternanza fuori dalla sperimentazione, trasformandola in una pratica strutturale per migliorare l’occupabilità dei nostri giovani e contrastare la disoccupazione e il fenomeno dei Neet. Dopo un primo anno di grande dinamismo, in cui non sono mancate le difficoltà tipiche delle fasi di attuazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme, come sistema Paese, per innalzare sempre di più i livelli di qualità dei percorsi attivati. Lo faremo – ha proseguito il Ministro – a partire da iniziative come quella che lanciamo oggi, ‘I Campioni dell’Alternanza’. Forniremo poi agli studenti, alle famiglie e alle istituzioni scolastiche, gli strumenti necessari per conoscere meglio i loro diritti e doveri, per incrociare le necessità delle scuole con le offerte di istituzioni e aziende pronte ad ospitare studenti, per dare ai nostri docenti le competenze necessarie per gestire questi processi”.

 

 

 

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