
“Grazie per quello che fate ogni giorno, con passione e dedizione, accompagnando i nostri giovani nel loro percorso di crescita”: lo scrive sui social il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, nella giornata del 1° maggio.
Nel messaggio, il numero uno del Mim ricorda che nel primo articolo della Costituzione italiana vi è scritto che “’l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro’” e che “i padri costituenti hanno voluto porre questo principio all’inizio della Carta, a testimonianza del ruolo centrale che il lavoro riveste nella vita democratica”.
Quindi, Valditara ha ribadito che nella giornata di “festa dei lavoratori” vuole “rivolgere un augurio speciale a tutti i lavoratori del mondo della scuola”.
Tra i problemi che attanagliano gli insegnanti e il personale Ata c’è sicuramente quello della precarietà, che tra insegnanti e personale Ata riguarda circa 250 mila persone.
Ma anche il vulnus degli stipendi bassi si fa sentire: il prossimo 7 maggio, tra meno di una settimana, è previsto un nuovo confronto all’Aran. La parte pubblica propone un aumento di circa il 6 per cento, lo stesso di tutto il pubblico impiego. Considerando che una parte degli aumenti sono già presenti nei cedolini stipendiali da alcuni mesi, per l’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale, l’incremento effettivo sarà di appena 60 euro lordi medi.
Precarietà eccessiva e salari bassi sono anche i temi toccati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il giorno prima durante una visita ad un’azienda a Latina: solo un caso?