
Oggi è il Primo Maggio dei lavoratori e del lavoro, ma pure l’occasione per attrezzare un lungo punte fino al 4 maggio che fa leccare i baffi agli operatori turistici, meno agli addetti che sono costretti a lavorare per i vacanzieri che si stima essere intorno a 10milioni, tra connazionali ed esteri in giro per l’Italia.
In fermento i b&b e gli agriturismi, più le altre strutture alberghiere pronte ad accogliere circa qualche milione di presenze, per vezzeggiarli anche con particolari prodotti della gastronomia locale.
Favorevoli quest’anno anche le condizioni metereologiche, ideali per indugiare all’aria aperta, nei boschi o al mare, in montagna o in collina, insieme alle città d’arte, con visite a orti botanici e bioparchi, mentre si fregano le mani anche i ritrovi enogastronomici e i centri di benessere.
La Festa del Lavoro si consuma dunque con la tradizione gita fuoriporta ma anche, visto il lungo ponte, con viaggi perfino all’estero, mentre è atteso il tradizionale Concertone a Roma, dove per la prima volta sarà presente un prof, quel Vincenzo Schettini, docente di fisica e ora perfino showman.
Il Concertone, come è noto, venne istituito dai Sindacati la prima volta nel 1990 a Roma, attraverso una maratona musicale con importanti cantanti, diventando così l’occasione per tanti giovani, e non solo, di ritrovarsi ascoltando musica e condividendo così i valori dei lavoratori di ieri e di oggi, per non dimenticare che bisogna sempre battersi per i propri diritti, e anche per quelli di chi ha meno voce.
E per il Primo maggio, il ministro Giuseppe Valditara scrive su X: “L‘Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, sancisce la nostra Costituzione. I padri costituenti hanno voluto porre questo principio all’inizio della Carta, a testimonianza del ruolo centrale che il lavoro riveste nella vita democratica. Oggi, nella festa dei lavoratori, voglio rivolgere un augurio speciale a tutti i lavoratori del mondo della scuola. Grazie per quello che fate ogni giorno, con passione e dedizione, accompagnando i nostri giovani nel loro percorso di crescita.
Sottolinea a sua volta il capo dello stato, Sergio Mattarella, nel corso della visita a una azienda di Latina organizzata proprio in occasione del Primo Maggio: “Il lavoro è alla base della Costituzione italiana ed è progresso, non può essere morte. I salari reali troppo bassi sono una grande questione, le famiglie sono in difficoltà: a marzo 2025 sono dell’8% inferiori rispetto a quelli di gennaio 2021. “Inaccettabile l’indifferenza per le morti sul lavoro. Scandaloso il caporalato, da contrastare il trattamento ingiusto degli immigrati”.
“Quella delle morti sul lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. È evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori. Ringrazio Cgil, Cisl e Uil per aver scelto la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro come tema di un Primo maggio unitario”.
Interessante quanto ha dichiarato il Cardinal Zuppi ai giornalisti e abbracciando lo storico venditore di santini in Piazza san Pietro: “Sono figlio di giornalisti come faccio a non sopportarvi, mio padre era giornalista. Siamo di Trastevere. Buon lavoro a voi e buon Primo Maggio. Occupiamoci del lavoro e delle vittime del lavoro. Di questo dobbiamo preoccuparci.”