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Profumo: il concorso porterà benefici a tutti

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Il ritorno del concorso a cattedra porterà benefici a tutti coloro che intendono fare l’insegnante. A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a margine di un convegno a Bologna. Secondo il responsabile del Miur La procedura selettiva diretta permetterà l’assunzione di oltre 22mila nuovi docenti (parte della stampa comincia però a pensare che si ‘spalmeranno’ su tre anni): il Governo, ha spiegato Profumo, ha messo in campo “un progetto di regolamentazione di tutto il sistema: i benefici saranno evidenti“, perché si ripercuoteranno in modo trasparente e corretto anche nei confronti dei precari.
Sulla cadenza dei concorsi, Profumo ha poi sottolineato che “stiamo attivando quello che dice la legge (in particolare il comma 416 della L. 244 del 2007 n.d.r.): dobbiamo tenere presente questa fase di normalizzazione che ha una programmazione definita nei modi e nei tempi, con una prossima sessione del concorso l’anno prossimo e poi con regolarità ogni due anni“. Il ministro dell’Istruzione ha quindi chiarito (smentendo in parte se stesso, quando poche ore prima aveva parlato di ‘un concorso l’anno fino al 2015’) che i concorsi a cattedra saranno banditi con questa cadenza: uno il prossimo 24 settembre, un altro in primavera, nessuno nel 2014 e infine un ultimo nel 2015. L’anno successivo dovrebbe entrare in vigore il nuovo sistema di reclutamento, impostato su basi diverse e comunque ancora tutto da definire ed approvare.
Profumo si è soffermato, inoltre, sulla gestione degli insegnanti precari: “è sempre una cosa complicata“, ma “credo che il Paese abbia bisogno di certezze sia nei tempi che nei modi ed è quello che stiamo facendo“.
Al tempo stesso il governo sta “modificando e semplificando il regolamento dei concorsi degli anni a venire sulla base della delega Fioroni. Mi sembra – ha aggiunto – che sia un progetto di regolarizzazione del sistema: i benefici saranno evidenti“. Il Ministro ha assicurato che “il doppio canale nella realtà è un modo molto civile di gestire la situazione pregressa per la quale dobbiamo portare molto rispetto“. E quindi anche dei 250mila precari che vi sono inseriti. A cui il Miur garantirà sempre una parte dei posti da destinare alle immissioni in ruolo.
Profumo, che ha incontrato anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, ha assicurato che l’avvio delle lezioni sarà regolare in quasi tutti i territori emiliani colpiti dal terremoto lo scorso mese di maggio: quasi tutti gli studenti potranno iniziare le lezioni regolarmente il 17 settembre, mentre soltanto 13 comprensori apriranno entro la fine dello stesso mese non appena terminati i lavori di messa in sicurezza.
Profumo ha assicurato che in queste settimane è stato fatto “un grandissimo lavoro” da parte della Regione, della Direzione scolastica regionale, di tutti i dirigenti e degli insegnanti: “Mi sembra che sia stato fatto tutto nel modo migliore per garantire l’apertura delle scuole” in questa zona.
Mi sembra che sia tutto sotto controllo – ha aggiunto il Ministro – è stato fatto un piano che vede elementi di sicurezza e ricostruzione. Il ministero ha investito 120 milioni e altri 50 milioni ne hanno investiti i Comuni, per un totale di 170 milioni”. Questo è un progetto “per avere delle scuole migliori, più sicure e più rispondenti alle domande dei cittadini“.