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Quali sedi saranno disponibili per la prossima mobilità?

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Tra ombre e qualche luce sta per essere resa pubblica l’ipotesi del contratto della mobilità 2016/2017.

Tra le tante perplessità, legittime e strumentali, ce n’è una che non è sfuggita all’occhio attento dei nostri lettori. Infatti, è lecito domandarsi: “Riuscirà questa ipotesi contrattuale a superare le forche caudine della Funzione pubblica?”.

La domanda non è banale e soprattutto non è di poco conto. Da indiscrezioni ministeriali, la bozza del testo di ipotesi contrattuale, all’art.3, comma 1, riporterebbe quanto segue: “A decorrere dall’anno scolastico 2016/17 il personale che partecipa alle operazioni di mobilità è assegnato agli ambiti territoriali di cui all’art. 1, comma 66, della legge 107/15, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi”. La conclusione di questo comma e alcuni commi dell’art.3, successivi al primo, andrebbero a contrastare con quanto previsto dalla legge 107/2015, e quindi potrebbero essere cancellati da un intervento legittimo della Funzione pubblica.

Staremo a vedere come andranno le cose e quali decisioni prenderà la politica contro o a favore dell’accordo di questa ipotesi contrattuale.

 

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Intanto c’è una domanda fondamentale che molti docenti si pongono: “Quali sedi saranno disponibili per la prossima mobilità?”. La risposta sarebbe scritta nell’art.8 della bozza dell’ipotesi contrattuale. Infatti, in tale articolo fatto di 10 commi, è esplicitato quali sedi saranno disponibili per la prossima mobilità territoriale e per quella professionale. Nel primo comma dell’art.8 è spiegato che le disponibilità per le operazioni di mobilità territoriale a domanda e d’ufficio e per quelle di mobilità professionale sono determinate, ai sensi del comma 108 della legge 107/15, dalle effettive vacanze risultanti all’inizio dell’anno scolastico per il quale si effettuano i movimenti, determinatesi a seguito di variazioni di stato giuridico del personale, come per esempio le dimissioni, il collocamento a riposo, la decadenza, i trasferimenti per incompatibilità ecc., e su tutti i posti disponibili dell’organico dell’autonomia, comunicati a cura dell’ufficio territorialmente competente, al sistema informativo nei termini che saranno fissati dalle apposite disposizioni ministeriali.

Sono inoltre disponibili per la mobilità le cattedre e i posti formati ex novo per l’organico dell’autonomia di ciascun anno scolastico e sprovvisti di personale titolare, le cattedre e i posti già vacanti all’inizio dell’anno scolastico o che si dovessero rendere vacanti a qualsiasi altro titolo, la cui vacanza venga comunicata al sistema informativo entro i termini previsti per la comunicazione dei dati al sistema medesimo, le cattedre e i posti non assegnati in via definitiva al personale con contratto a tempo indeterminato. C’è da dire che da queste disponibilità vanno detratti i posti e le cattedre occupati dal personale rientrato nei ruoli.

Sono altresì disponibili le cattedre e i posti che si rendono vacanti per effetto dei movimenti in uscita, fatta salva la sistemazione dei soprannumerari. Non sono considerati disponibili i posti e le cattedre che si renderanno vacanti a seguito dei passaggi di ruolo in altro ordine scuola, disposti con la medesima decorrenza dei trasferimenti. Non sono considerati disponibili le cattedre e i posti la cui vacanza non sia stata trasmessa al sistema informativo entro i termini fissati dalle apposite disposizioni ministeriali.

È utile sapere che, ai fini delle fasi B, C e D della mobilità, sono disponibili anche i posti dei neoassunti nelle fasi B e C provenienti da GAE, rimasti eventualmente liberi dopo le operazioni di cui alla Fase A della mobilità, mentre vengono accantonati i posti per i neoassunti da fasi B e C del piano, provenienti dalle Graduatorie di Merito. Per quanto riguarda passaggi di ruolo e di cattedra c’è da dire che l’attribuzione dell’aliquota del 25%, è concessa se sono fatti salvi gli accantonamenti numerici richiesti e la sistemazione del soprannumero. Per la mobilità professionale bisognerà considerare distintamente le diverse tipologie di posto, comune o sostegno, e bisognerà fare attenzione che non determinino situazioni di esubero.

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