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Quando l’orientamento è un flop: al premio Nobel John Gurdon dissero di non fare biologia

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Le indicazioni della scuola sulle potenzialità dei suoi studenti non sono sempre premonitrici. Ne sa qualcosa il genetista britannico John Gurdon, recente vincitore insieme al medico giapponese Shynya Yamanaka del premio Nobel per la medicina: i cronisti, a caccia di informazioni sul genetista, vincitore del riconoscimento di maggiore rilevanza internazionale, hanno scoperto che durante un’intervista rilasciata anni fa, Gurdon aveva simpaticamente ricordato di essere stato dissuaso caldamente dal suo tutore dall’intraprendere gli studi biologici. 
C
lasse 1933, il genetista britannico era tornato a questo episodio, accaduto decenni prima, quando aveva 15 anni: ebbene, il suo tutore scrisse nel rapporto della scuola che sarebbe stata una “totale perdita di tempo” se avesse deciso di dedicarsi allo studio della biologia e che “l’idea doveva essere immediatamente accantonata”.
Quel Rapporto scolastico, Gurdon non lo ha mai smarrito: ancora oggi lo conserva sulla sua scrivania. “Per il mio divertimento”, ha spiegato. Fu la madre a capire che il figlio era affascinato dalla materia. “Già a scuola allevavo migliaia di bruchi per avere le falene, con grande irritazione del mio tutore”, racconta ancora nell’intervista. “Ma ero affascinato da queste cose e credo che sia stata mia madre ad avermi aiutato a cambiare l’orientamento dei miei studi da uno non scientifico ad uno scientifico”.
Quando fu il momento di scegliere la carriera, il padre voleva che si arruolasse nell’esercito o che entrasse in banca.
“Fortunatamente per me, fui riformato. Anche se ero un discreto giocatore di squash, il medico decise che non ero abile e eliminò la possibilità che facessi carriera nell’esercito”, racconta. Ed è così che vinse un posto all’Università di Oxford. Inizialmente pensò di dedicarsi agli studi classici ma il tutore lo avviò agli studi scientifici che concluse con successo fino alla sua tesi di post-dottorato sul trapianto del nucleo, argomento che lo ha ossessionato lungo l’intera carriera. Nel 1971 fu l’anno del trasferimento nel grande ateneo rivale di Oxford, Cambridge, e nel 1989 l’apertura del prestigioso istituto Wellcome/CRC. In occasione della quale avrebbe potuto invitare il suo tutore scolastico pessimista sulle sue inclinazioni nel campo della biologia.