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Quanto viene pagato il ruolo di coordinatore di classe? Gli incarichi di coordinamento vanno retribuiti?

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Gestire la complessità della scuola diventa un compito sempre più difficile per i dirigenti scolastici, i quali, nella loro responsabilità di assicurare la qualità dell’offerta formativa e dei servizi, della gestione delle risorse umane e finanziarie, dei risultati, della rendicontazione sociale, devono far fronte a una mole di impegni e di lavoro non facilmente sostenibili senza una buona organizzazione di squadra. (VAI AL CORSO).

 L’Organizzazione funzionale ed efficace è uno dei criteri fondamentali di qualità della scuola perché rende trasparente il sistema di ruoli e funzioni. Per questa ragione si va definendo in maniera sempre più netta la funzione di figure di coordinamento, cioè di docenti che, al fianco del dirigente, mettono a disposizione le loro competenze organizzative e di coordinamento per coadiuvare il dirigente nella politica di miglioramento continuo dell’offerta formativa, dei risultati e dei servizi in riferimento al contesto e coerentemente con le criticità e con i punti di forza emersi nel Rapporto di Autovalutazione.

Il coordinatore, di classe, di indirizzo, di dipartimento, di plesso, di progetti, il coordinatore per il sostegno, il coordinatore dell’insegnamento trasversale di Educazione Civica o il coordinatore per la conservazione e valorizzazione della documentazione didattica, si pongono come figure determinanti nella gestione e nell’organizzazione della scuola, infatti oggi non esistono scuole che non hanno al loro interno figure di coordinamento.

Gli incarichi di coordinamento vanno retribuiti?

Gli incarichi di coordinamento non rientrano negli obblighi istituzionalmente previsti nella funzione docente, pertanto la proposta di incarico da parte del dirigente deve essere accettata dal docente e, qualora accettata, deve essere retribuita perché attività aggiuntiva. L’incarico di coordinamento, non essendo incarico obbligatorio, rientra nelle mansioni da retribuire con il Fondo di Istituto (FIS), tramite un pagamento in un’unica soluzione a fine anno scolastico.

Nel cedolino denominato emissione competenze accessorie rientra la retribuzione di tutti gli incarichi attribuiti al personale interno alla scuola che vanno pagati con il Fondo di istituto con compensi da definire in sede di contrattazione integrativa d’istituto tra il  dirigente scolastico e la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) e che riguardano, ad esempio, l’ambito della didattica, della valutazione, dell’organizzazione.

Per i docenti vi sono i compensi per ore aggiuntive di insegnamento, recupero e potenziamento; i compensi per i collaboratori del Dirigente scolastico in base all’art. 25 del D.Lgs 165/2001; i compensi per le funzioni strumentali e per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.

Per il personale ATA sono previsti compensi per la sostituzione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), per l’ indennità di direzione del  DSGA, per incarichi specifici, per i turni festivi e notturni degli ATA e degli educatori nei convitti,  per ogni altra attività deliberata dal consiglio di istituto nell’ambito del PTOF.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2016 – 2018 relativo al personale del Comparto Scuola nell’art. 27 definisce il profilo professionale dei docenti come costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica.

Per ricoprire il ruolo di coordinatore, proprio per le responsabilità che comporta e per la funzione strategica che ricopre, è necessaria una preparazione adeguata.

Il corso

Su questi argomenti il corso La funzione delle figure di coordinamentoa cura di Anna Maria Di Falco, in programma dal 21 giugno.

Obiettivi del corso proposto sono:

  • Formare figure di supporto alla dirigenza scolastica
  • Preparare alla gestione di modalità di coordinamento in riferimento a contesti differenti
  • Migliorare le prestazioni professionali dei docenti nell’ambito della collaborazione e del lavoro in team
  • Sostenere i docenti nella gestione del cambiamento in linea con i bisogni dell’utenza.