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Ricerca universitaria: bando per progetti di rilevante interesse nazionale

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Il 24 febbraio il ministro Letizia Moratti ha firmato il decreto con cui vengono avviate le procedure di presentazione da parte delle Università dei Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin), il più significativo e innovativo canale di azione del Miur per il sostegno della ricerca universitaria di base.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca concentrerà le risorse su progetti di reale rilievo nazionale liberamente presentati dai docenti su tutte le quattordici aree disciplinari. I ricercatori universitari non confermati per la prima volta avranno la possibilità di assumere l’incarico di coordinatori scientifici dei progetti.
Ciascun progetto è sviluppato da una o più "unità operative di ricerca" (per il 2005 fino ad un massimo di cinque) raggruppanti un numero adeguato di ricercatori e può essere coordinato da un professore di prima e seconda fascia o da ricercatori confermati e non (ogni singolo ricercatore può svolgere l’incarico di "coordinatore scientifico di unità operativa").

Sarà una commissione di garanzia, che si avvale di revisori anonimi, composta da nove membri di alta qualificazione scientifica e presieduta da un esperto designato direttamente dal Ministro, ad occuparsi della selezione delle domande inoltrate. Rispetto agli anni precedenti, cambia il processo di valutazione dei progetti: per ogni proposta la commissione individuerà due parole-chiave sulla base dei contenuti e delle parole-chiave indicate dai proponenti. In una fase successiva il Miur affiderà, per via telematica, la valutazione di ogni progetto a un paio di revisori anonimi cui toccherà formulare un giudizio di merito sulla base della griglia di valutazione già fissata dal bando.

Il bando è disponibile sul sito internet ministeriale
www.miur.it (cliccabile da "Ulteriori approfondimenti"). Le istanze possono essere presentate sino al 31 marzo 2005 utilizzando la modulistica appositamente predisposta.
E’ previsto che la partecipazione finanziaria del Miur ai singoli progetti approvati ammonti ad un massimo del 70% del costo totale ammissibile.