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Rinnovo Rsu: ad inizio dicembre un milione di lavoratori al voto

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Ora è ufficiale: i sindacati della scuola potranno rinnovare le loro Rsu. La notizia è giunta nella serata del 2 settembre al termine dell’incontro Aran-sindacati. Questo il calendario analitico: le Rappresentanza sindacali unitarie verranno votate negli oltre 10.000 istituti dal 1° al 3 dicembre. Mentre le liste dei candidati potranno essere presentate dal 13 ottobre al 2 novembre. Tutte le operazioni avranno termine il 4 dicembre, quando avverrà lo scrutinio dei voti e la successiva pubblicazione degli esiti.
La decisione, che riguarda circa 800.000 docenti e 250.000 Ata (anche se solo quelli di ruolo e i precari con contratto annuale o fino al 30 giugno potranno votare), rappresenta sicuramente una vittoria per i rappresentanti dell’Unicobas, promotori, tramite l’Idv, di un’interrogazione parlamentare contro l’ipotesi di abolizione delle Rsu. Ma soprattutto per la Flc-Cgil, promotrice di referendum tra i lavoratori (con esito plebiscitario a favore del rinnovo) e di forti pressioni all’Aran per indire le elezioni già nello scorso mese di luglio. Invece la rappresentanza della parte pubblica ha voluto attendere sino all’ultimo giorno utile: un’eventuale approvazione dello schema di decreto legislativo attuativo della Legge 15/09, promossa da Renato Brunetta, ministro della Funzione Pubblica, avrebbe comportato la totale revisione delle rappresentanze sindacali. E nella scuola l’addio, almeno per i docenti, della contrattazione sindacale d’istituto a favore di una di tipo regionale.
Però il decreto attuativo è ancora al vaglio delle commissioni parlamentari. E a questo punto, anche se dovesse arrivare l’ok dal Parlamento, nella scuola il provvedimento avrà effetti solo tra tre anni.
La campagna elettorale è già partita. Per dare voce e forza alle Rsu, che svolgono un ruolo importante per la stabilità e la qualità della scuola pubblica – ha fatto sapere Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola – abbiamo fissato per lunedì 7 settembre una manifestazione nazionale di migliaia di persone, che si svolgerà, in contemporanea, in tutta Italia, nella quale verranno affrontate, dando voce direttamente ai lavoratori, tutte le tematiche connesse all’avvio dell’anno scolastico.
Sulle elezioni d’inizio dicembre, giunte alla quarta tornata dopo la loro introduzione nel 2000, peserà non poco il malcontento del personale. E non solo quello precario. A livello nazionale tre anni fa primeggiò la Flc-Cgil, seguita dalla Cisl Scuola (che però ha primato di tessere), poi lo Snals-Confsal, la Uil Scuola e la Gilda. Molto dietro gli altri sindacati.
In questi ultimi anni, contrassegnati dai tagli, i sindacati hanno però dovuto assumere il ruolo di catalizzatori delle proteste del personale. Attirandosi spesso critiche andate probabilmente oltre le loro possibilità. Le accuse non hanno risparmiato nessuno: i sindacati più passivi, quelli troppo prodighi di manifestazioni e scioperi. E un po’ tutti per non aver saputo (o potuto) incidere minimamente sui tagli radicali decisi dal Governo. I presupposti perché dalle urne stavolta esca più di qualche sorpresa ci sono tutti.

Nel box “Approfondimenti” di questa pagina è possibile consultare e scaricare il Protocollo d’intesa, firmato proprio il 2 settembre dall’Aran e dalle Organizzazioni sindacali sulla definizione del calandario delle votazioni per il rinnovo delle Rsu del Comparto scuola e la tempistica delle procedure elettorali.