Home Didattica Risultati Invalsi bocciano la DaD. Ma come usarla nel modo giusto?

Risultati Invalsi bocciano la DaD. Ma come usarla nel modo giusto?

CONDIVIDI

I risultati Invalsi ci informano che laddove la didattica a distanza è stata usata per periodi lunghi, ha prodotto un arretramento degli apprendimenti. Eppure la DaD resta una risorsa, da usare nel modo giusto, raccomanda anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

In vista dell’inizio scuola 2021, cosa recuperare di questi due anni scolastici in piena pandemia? Come valorizzare anche gli aspetti positivi della didattica a distanza, attraverso armoniche e creative integrazioni delle due modalità? (VAI AL PROGETTO FORMATIVO)

La proposta formativa della Tecnica della Scuola

La nuova proposta formativa della Tecnica della Scuola per la formazione docenti (fruibile in forma personale via webinar oppure in modalità on demand per le scuole) intende lavorare a una scuola che valorizzi gli aspetti positivi del passato, ma che abbia anche il coraggio di guardare con obiettività agli aspetti negativi, quali, ad esempio, la rigidità del tempo scuola, le scarse possibilità date alla individualizzazione e alla personalizzazione degli apprendimenti, le modalità poco efficaci di recupero e di risposta ai bisogni educativi speciali degli alunni, la scarsa attenzione alle eccellenze, prassi valutative spesso non autenticamente formative.

Oltre il modello trasmissivo

Condividiamo l’esigenza di “rifondazione” avanzata da tante parti del mondo della scuola e sottoscritta dal Ministro Bianchi, secondo il quale è necessario andare oltre il modello di scuola imperniato sulla lezione trasmissiva, che abbiamo ereditato dal passato. Un modello messo irreversibilmente in crisi dalla DAD.

Riteniamo che la direzione debba essere quella di una scuola che metta effettivamente al centro delle logiche e delle prassi educative l’alunno, il suo apprendimento e lo sviluppo della sua personalità. A garanzia del diritto di ciascuno, anche dei più svantaggiati, al più completo sviluppo possibile del proprio potenziale di crescita, umana e culturale.

Attraverso il percorso formativo che proponiamo, a partire da alcuni moduli fondamentali come quelli sulla progettazione, sulle metodologie, sulla valutazione e sull’inclusione, ci proponiamo di costruire, insieme con i docenti, delle esemplificazioni concrete e percorribili di azioni e processi didattici che vadano incontro al necessario cambiamento. Sarà l’occasione per sperimentare insieme un modo di fare scuola più rispettoso delle esigenze di apprendimento degli alunni, più efficace in termini di impatto formativo e, nello stesso tempo, più motivante e appassionante per alunni e docenti.

SCARICA LA SCHEDA DEL PROGETTO

Modalità di fruizione

docenti di ogni ordine e grado potranno fruire dei 4 moduli formativi (per un totale di 25 ore di formazione) in queste modalità:

6 ore in modalità sincrona – 3 incontri in webinar di 2 ore ciascuno (iniziale, intermedio e finale)
13 ore in modalità asincrona – Videolezioni e materiali di consultazione e approfondimento
6 ore di attività laboratoriali individuali e di gruppo – Applicazioni operative, ricerca-azione con tutoraggio e supporto dei formatori

Il progetto, con i suoi 4 moduli, è fruibile in forma personale via webinar oppure in modalità on demand per le scuole.

I 4 moduli formativi

  1. PROGETTIAMO INSIEME UNA DIDATTICA INNOVATIVA ED EFFICACE
  2. IL NUOVO PEI PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
  3. COME INSEGNO? SPUNTI METODOLOGICI PER ATTIVARE LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
  4. COSTRUIAMO INSIEME UN PERCORSO VALUTATIVO CONDIVISO E MOTIVANTE

Usufruisci della carta docente

Ti ricordiamo che la carta docente è in scadenza il 31 agosto e dunque l’eventuale residuo va utilizzato o perso. Puoi acquistare il corso oggi e seguirlo successivamente.

La Tecnica della Scuola è ente accreditato

Ricordiamo peraltro che il quotidiano online di tecnica scolastica è anche ente formatore accreditato dal MI.

L’attestato

A conclusione del percorso formativo, verrà rilasciato all’utente un attestato valido anche ai fini dell’aggiornamento professionale obbligatorio del corpo insegnante.