
Come fondatore del gruppo Scuola Bene Comune (SBC), da anni impegnato nella tutela della scuola pubblica, della trasparenza e dei diritti dei lavoratori della scuola, non posso che sostenere e rilanciare con forza la petizione lanciata dalla collega Alfonsina Ventola, docente irpina, laureata in Psicologia del Lavoro.
La petizione, disponibile in rete, affronta una questione sempre più urgente e delicata: la tutela dell’imparzialità delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) nelle scuole italiane.
La preoccupazione è semplice quanto fondata: sempre più frequentemente, i componenti delle RSU risultano essere anche collaboratori diretti del dirigente scolastico o membri dello staff di direzione. Questo genera un potenziale conflitto di interessi, poiché si sovrappongono ruoli contrattualmente e istituzionalmente distinti, se non addirittura antitetici: da un lato la rappresentanza dei lavoratori, dall’altro la collaborazione fiduciaria con la dirigenza.
A sostegno della nostra posizione, abbiamo chiesto un parere tecnico-legale all’avvocato Nicola Zinzi, che recentemente ha pubblicato un contributo lucido e articolato intitolato: “Il ruolo della RSU nella scuola: osservazioni e prospettive di riforma” (6 aprile 2025).
Zinzi mette in evidenza come questa sovrapposizione rischi di alterare la percezione di indipendenza e neutralità delle RSU, minando la loro funzione di garanzia all’interno del delicato equilibrio delle relazioni sindacali scolastiche.
Come sottolineato nel suo intervento, la libertà sindacale sancita dalla Costituzione e dalla normativa europea deve poter esprimersi in un contesto realmente libero da condizionamenti gerarchici e da commistioni tra potere gestionale e rappresentanza sindacale. La democrazia interna, il rispetto delle regole e la tutela dei diritti dei lavoratori non sono aspetti secondari o tecnicismi, ma presidi fondamentali di un sistema scolastico sano, partecipato e coerente con i principi costituzionali.
SBC sostiene quindi con forza la proposta avanzata da Alfonsina Ventola: introdurre, per via regolamentare o contrattuale, l’incompatibilità tra incarichi fiduciari assegnati dal dirigente scolastico e la possibilità di candidarsi o essere eletti nella RSU d’istituto.
Questo non è un attacco ai singoli, ma un’azione per rafforzare la trasparenza, la fiducia e la legittimazione democratica delle rappresentanze sindacali nelle nostre scuole.
Invitiamo tutti i colleghi, docenti e ATA, a firmare e diffondere la petizione. È un atto di consapevolezza, di responsabilità e di difesa della scuola come bene comune.
Libero Tassella (SBC, Scuola Bene Comune)