Home Personale Scuola media, mancano 4mila docenti di matematica: mille solo in Lombardia

Scuola media, mancano 4mila docenti di matematica: mille solo in Lombardia

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Della mancanza di docenti di matematica si parla da anni: alle superiori sono quasi 700 le cattedre rimaste scoperte, ma è alle medie dove la situazione è da allarme rosso.

Tuttoscuola, che ha elaborato i dati Miur a seguito della prima fase della mobilità, ha rimarcato il fatto dopo “dopo i recenti trasferimenti per il 2017-18 sono rimasti vacanti e disponibili ben 3.817 posti della classe di concorso A028 per l’insegnamento di matematica e scienze: quasi 2.500 di quei posti si trovano nelle regioni settentrionali, con la Lombardia che da sola registra un vuoto di 1.072 posti”.

L’aspetto preoccupante è che “nei prossimi giorni sono previste le nomine in ruolo, ma per quella classe di concorso non ci sarà un numero sufficiente di docenti per ricoprire tutti quei posti rimasti liberi”.

Ne consegue, continua la rivista, che “gli Uffici scolastici regionali dovranno attingere insegnanti per metà dalle graduatorie di merito del concorso 2016 e per la seconda metà dalle cosiddette graduatorie ad esaurimento (GAE)”.

 

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Ma nelle prime liste di attesa i vincitori di concorso scarseggiano; mentre nelle seconde risultano da tempo esaurite, guarda caso proprio dove vi è estremo bisogno di personale abilitato da assumere.

La conclusione è sconfortante: “A concorsi ormai completati in tutta Italia (mancano gli esiti conclusivi dell’Emilia e del Veneto) rimarranno vacanti circa 1.500 posti (il 37% del totale) e saranno disponibili alla nomina circa 2.200 professori iscritti in graduatoria, un numero insufficiente per ricoprire tutti i 3.817 posti liberi”, conclude Tuttoscuola.

Saranno più di 1.600, quindi, i posti che andranno a supplenza. Con la beffa delle beffe che “in molti casi saranno gli stessi professori che non hanno superato il concorso”.

Negli scorsi giorni, la ministra Valeria Fedeli aveva associato questa situazione allo “svilimento del valore della docenza”: forse, però, anche un accenno all’organizzazione dei concorsi e al modello di organizzazione-selezione dei nuovi docenti, sarebbe stato calzante.

 

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