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Scuole italiane all’estero, quella di Asmara rischia la chiusura

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Le difficoltà delle scuole italiane all’estero non sono solo legate ai recenti tagli attuati attraverso la spending review. Al discusso provvedimento voluto dal Governo Monti e avallato dal Parlamento, che prevede una sostanziosa riduzione del contingente di docenti e personale scolastico impegnato nelle scuole all’estero, si aggiungono altri “scompensi” legati all’organizzazione dei corsi.
La Uil Scuola illustra, in particolare, il difficile momento che sta vivendo la scuola italiana ad Asmara: “Nel primo giorno di lezione – ha fatto sapere il sindacato guidato da Di Menna – degli 870 alunni iscritti sono entrati a fare lezione solo 130. Preoccupati i 70 insegnanti italiani dell’istituto che comprende la scuola elementare, media e superiore”.
Questa situazione sarebbe causata dalla sospensione delle trattative per il rinnovo dell’accordo tecnico con il governo eritreo sulla la concessione dei permessi di lavoro del personale scolastico italiano da parte delle autorità locali.
“La scuola italiana, riconosciuta dal 2000, in base ad un accordo tecnico italo-eritreo – spiega la Uil Scuola – è l’unica scuola straniera accessibile a tutte le famiglie, oltre l’80% degli iscritti è locale, il 20 % di nazionalità italiana e europea”. In questa situazione risulta quindi davvero “difficile il ruolo degli insegnanti, il cui compito – ha sottolineato il sindacato – è di assicurare il regolare svolgimento delle atti vità didattiche, che si trovano di fronte ad un contenzioso di natura sostanzialmente diplomatica”. Serve una iniziativa da parte del ministero degli Esteri – è la richiesta che in una lettera inviata il 4 settembre dalla Uil Scuola ai ministri Terzi e Profumo – sollecitando una soluzione idonea a garantire il regolare svolgimento delle lezioni nell’istituto italiano: “Il procrastinarsi di tale situazione – scrive la Uil Scuola – potrebbe determinare la progressiva chiusura di questa nostra importante istituzione scolastica italiana all’estero”. La lettera, firmata da Massimo di Menna, segretario generale Uil Scuola, e Angelo Luongo, responsabile Dipartimento Estero Uil Scuola, si conclude con la richiesta di un “autorevole intervento, di concerto con la nostra R.D. in Eritrea, per attivare le vie diplomatiche necessarie nei riguardi del governo eritreo al fine di poter individuare ogni possibile accordo sulle problematiche oggetto delle trattative in corso”.