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Senza fondi a rischio i test Ocse-Pisa

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Lo fa sapere Italia Oggi, secondo cui c’è pure l’urgenza del reintegro nella Legge di Stabilità 2015 delle risorse per l’istituto e per la stabilizzazione del suo personale, per due terzi precario

La Commissione Bilancio della Camera, scrive Italia Oggi,  ha stralciato il comma 24 dell’articolo 23 della Legge di Stabilità che prevedeva un finanziamento una tantum di 10 milioni di euro nel 2014 per l’Invalsi da utilizzare per strutturare il Sistema nazionale di valutazione secondo le linee guida della Buona Scuola.

Una risorsa importante chiesta e ottenuta per stabilizzare i lavoratori precari dell’istituto: 62 dipendenti a tempo determinato su un totale di 93, la metà dei quali precaria da 14 anni.

Con lo stralcio del comma 24, infatti, sono saltati anche i commi 26 e 27, che autorizzavano l’Invalsi ad un piano di assunzione straordinario a copertura dei posti vacanti in pianta organica e in deroga ai vigenti vincoli in materia di facoltà di assunzioni.

Con spese pari a 593.000 euro per il 2015 e 692.000 dal 2016, la cui copertura veniva effettuata dal correlativo prelievo dalla legge 440/97, il Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa. Risorse saltate e che si chiede vengano reintrodotte nell’esame della Legge di Stabilità in Senato.

«Finora l’Invalsi ha utilizzato i fondi europei – spiega Ajello- ma i Pon si possono utilizzare solo per progetti sperimentali, non per l’ordinamentale: sarebbe illegale». C’è quindi un problema di risorse e un un problema di personale.

Il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone assicura l’impegno del Senato per reintegrare le risorse nella Legge di Stabilità, perché senza un sistema nazionale di valutazione «la Buona Scuola non ha senso, la riforma crolla».

Impegno confermato anche da Francesca Puglisi (Pd) della Commissione Cultura del Senato, mentre Ajello ricorda che l’Invalsi è impegnata in altre attività, come le ricerche sulla scuola dell’infanzia, e partecipa a tutte le rivelazioni internazionali.