Home I lettori ci scrivono Sinopoli Flc-Cgil. Le parole pesano e si ricordano

Sinopoli Flc-Cgil. Le parole pesano e si ricordano

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Le dichiarazioni di Sinopoli (Flc-Cgil). Mi sono formato sulla parola “pesante”, “densa”. In altri termini ho sempre creduto nella relazione marxiana tra teoria e prassi, o nel passo evangelico ” E il Verbo si è fatto carne”. Non mi riconosco nel Nulla, nel Vuoto che oggi spesso seguono le parole.  Quindi attendo di vedere l’evoluzione.

Il segretario della Flc-Cgil ha dichiarato “85 euro sono una cifra modesta in particolare considerando la durata del blocco contrattuale, non solo per i docenti ma per tutto il personale del comparto istruzione e ricerca. Per questo chiediamo innanzitutto che siano messi tutti sul tabellare. Li consideriamo un punto di partenza per sedere al tavolo della trattativa che accompagneremo con azioni di mobilitazione per ottenere risorse aggiuntive. rispetto a quelle previste (e non ancora confermate) dall’accordo del 30 novembre 2017.” 

Ho intenzionalmente evidenziato le parti che considero importanti. Parole, parti di discorso, che per formazione ritengo importanti. Ho sempre ritenuto un “bigliettino da visita” la comunicazione orale e scritta. Mi sono formato credendo molto nella relazione tra parola e fatti. Ho sempre avuto come punti di riferimento il passaggio evangelico della “Parola che si fa carne” o la relazione marxiana tra teoria e prassi. In questi contesti  le parole, i discorsi “pesano”, perché impegnano “severamente” l’emittente a tradurle in fatti. Quanto meno ad avvicinarsi.
Pertanto, Non mi riconosco negli annunci che portano al Nulla o che sono caratterizzati dal Vuoto prassico.

Da qui discende la mia predisposizione a ricordare, a far presente le dichiarazioni che hanno ottenuto una realtà fattuale lontana dalle dichiarazioni.

Così farò fra qualche mese, se il sindacato, quindi anche la Cgil firmerà un contratto che disattenderà gli impegni del suo segretario, non muovendosi dallo “Start”. Questo è costituito dagli 85€. Gli obiettivi sono sempre davanti a noi e per raggiungerli occorre che ci sia il movimento.

Non credo che si possa identificare il risultato con lo zero, cioè il rimanere fermi con il movimento. La fisica docet!