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Ultimo giorno di scuola, i maturandi 2025 hanno iniziato le superiori l’anno del Covid tra mascherine e Dad: i video virali

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Oggi, 6 giugno, è stato l‘ultimo giorno di scuola per moltissimi studenti. In particolare, per i maturandi, si è trattato di un giorno emozionante: si è trattato infatti dell’ultimo giorno di scuola della loro vita. E la loro carriera scolastica è stata sicuramente particolare: sono i ragazzi che hanno iniziato le superiori l’anno del Covid, nel 2020.

I trend TikTok

I ragazzi alle prese con la maturità quest’anno hanno fatto video in cui salutano la scuola: un trend prevede che ogni membro della classe esce dalla porta e fa un saltello in alto, ad esempio. Non mancano video in cui sono stati coinvolti i docenti.

Alcuni compagni di classe si sono ripresi di spalle mentre guardano con malinconia l’ingresso della scuola, dicendo che non si vedranno più ogni giorno nello stesso posto.

La generazione Covid

Quando i maturandi hanno iniziato la scuola ci trovavamo praticamente in un mondo diverso. Ecco cosa scriveva il nostro direttore Alessandro Giuliani, alla vigilia dell’anno scolastico 2020/2021.

“L’anno scolastico prende il via così come era terminato: con tante incertezze. Anzi, per certi versi il quadro si è complicato. Perché a giugno ci si era lasciati con il lockdown e la didattica a distanza da metter alle spalle, ma soprattutto la convinzione di poter riprendere a settembre con le lezioni in presenza e con tanta voglia di rivalsa per recuperare il tempo perduto. Invece, si è arrivati all’appuntamento già piuttosto scarichi.

Gli interrogativi non mancano per gli alunni: riusciranno, ad esempio, nell’impresa di muoversi sui mezzi di trasporto rispettando le percentuali di presenza e di tempo massimo, oltre che il metro di distanza?

Saranno in grado di rimanere in aula al loro posto per ore e ore consecutive? E, soprattutto dove non saranno arrivati i famosi banchetti monoposto del commissario Domenico Arcuri e nemmeno individuati gli spazi aggiuntivi promessi dal Ministero, ce la faranno a portare la mascherina ogni volta che gli verrà richiesto?  

L’impresa appare titanica, ma non impossibile. Per realizzarla servirà chiarire loro, da subito, un concetto: il virus si combatte solo se collaboriamo tutti.

Certo, con l’avvio delle lezioni – speriamo non con orario ridotto, doppi turni e didattica a distanza – servirà anche un po’ di fortuna: quella che non ha avuto una scuola di Verbania, già chiusa già prima di cominciare dopo l’accertamento di un caso di positività al Covid.

Alla scuola italiana, considerando anche la poca unità d’intenti tra i politici che la governano, potrebbe allora far comodo quello ‘stellone’ che va oltre la logica e porta a superare mete impossibili. Per avvicinarsi alla normalità e battere il Covid nello stesso modo con cui si è presentato: subdolo e irrazionale”.