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Un docente che incita gli alunni ad accanirsi su un compagno è il fallimento della scuola

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Un docente che incita i suoi alunni ad accanirsi contro un loro compagno di classe rappresenta la sconfitta dell’insegnamento e della mission educativa.

È durissimo il commento del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri alla notizia proveniente dal viterbese, dove un insegnante avrebbe maltrattato un suo alunno con lieve deficit cognitivo, fino ad arrivare ad offenderlo con frasi irripetibili costringendo pure i suoi compagni di classe a tenere, sembrerebbe, atteggiamenti vessatori nei confronti del minore. In un’occasione, il ragazzo sarebbe stato collocato addirittura su una sedia fuori dall’aula, per essere picchiato a turno dai compagni.

Per il sottosegretario, dunque, la vicenda, se confermata dagli inquirenti “così come ricostruita dalla stampa, costituirebbe un episodio gravissimo, perché una insegnante che maltratta un alunno della sua classe e che invita i compagni di classe ad avere atteggiamenti vessatori nei confronti dello stesso ragazzo segna una sconfitta per quella missione educativa che ha nella scuola uno dei suoi pilastri”.

 

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“Il fenomeno del bullismo già incide in maniera forte nella quotidianità di tanti bambini e adolescenti – continua Ferri – se anche la scuola tradisce il suo compito con atteggiamenti che richiamano quella violenza è evidente che diamo ai nostri giovani messaggi distorti e diseducativi”.

Il sottosegretario alla Giustizia auspica, concludendo il suo intervento, una punizione esemplare nei confronti dell’insegnante: “confido nel lavoro degli inquirenti e auspico che in caso di accertamento dei fatti si possa procedere a sanzioni pesanti nei confronti di chi si è reso protagonista di atti inqualificabili e totalmente contrari ai valori della nostra società”.

Sanzioni che, sempre se accertate, potrebbero probabilmente trasformarsi in un allontanamento della docente dagli alunni e dalla didattica: potrebbe essere dimostrata, in sostanza, la sua incompatibilità con l’insegnamento e scattare anche l’interdizione.

 

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