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Una petizione on-line per chiedere l’iva agevolata al 4% per il materiale scolastico

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Che i costi del materiale scolastico incidano notevolmente sui budget delle famiglie è una realtà appurata da tempo ormai. Basti pensare alla spesa dei libri di testo da affrontare ogni anno. Se poi i figli iscritti a scuola sono più di uno, la cifra da investire per i manuali si moltiplica, per quanto si cerchi di risparmiare acquistando anche un buon usato.

Proprio su questi presupposti è stata lanciata su change.org una petizione rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze Padoan nella quale viene chiesta un’iva agevolata sul materiale scolastico. Quest’ultimo infatti al momento presenta la normale aliquota del 22%, mentre nella breve lettera che accompagna la petizione viene richiesto l’abbassamento dell’iva al 4% perché i materiali scolastici dovrebbero essere considerati beni primari, essendo legati alla scuola dell’obbligo.

Allo Stato dunque si chiede di considerare l’istruzione delle nuove generazioni come un investimento per il futuro culturale del paese e non come una speculazione. Ecco perché questa dovrebbe essere non solo agevolata in ogni modo possibile, ma persino incentivata.
Cercare di andare incontro alle famiglie che non sono nuove, specie negli ultimi anni, a ristrettezze economiche, dovrebbe essere uno dei punti principali del rilancio tanto dell’istruzione obbligatoria quanto dell’economia e l’ampia adesione che la petizione sta trovando è un innegabile sintomo di tale desiderio comune.

Nel frattempo però le famiglie meno abbienti possono fare richiesta per i buoni libro, dei contributi erogati per affrontare le spese scolastiche. A Roma il Comune ha stanziato come tetto massimo l’ISEE di 10.632,94 euro. Ciò significa che tutti i nuclei familiare con un ISEE inferiore o pari possono presentare dal 19 settembre al 30 novembre la domanda. I buoni potranno essere poi spesi fino al 20 dicembre 2016. Ovviamente, considerando i tempi e le necessità scolastiche, le famiglie possono acquistare i libri prima dell’erogazione del buono esclusivamente in contanti e, una volta ottenuto il buono, consegnarlo e chiedere il rimborso dell’importo speso.
Se il buono viene utilizzato parzialmente la sua parte residua lo si può convertire con un buono emesso dalla libreria senza scadenza, ma non si può chiedere di ricevere la parte restante in denaro.