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Una progettualità didattica per contrastare la dispersione scolastica

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Il progetto “Periferie creative” vuole realizzare ambienti didattici e laboratoriali innovativi, con l’utilizzo delle tecnologie digitali, aperti al territorio, a favore delle istituzioni scolastiche ed educative statali, ubicate nelle aree periferiche delle Città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia) e connotate da significativi indici di dispersione scolastica. Le principali caratteristiche progettuali possono essere così riepilogate:

  • contrasto alla dispersione scolastica dove l’utilizzo del digitale consente di:
  1. coniugare la teoria con la pratica, rendendo le studentesse e gli studenti protagonisti attivi del sapere e favorendo l’apprendimento;
  2. fare sperimentazione mediante la realizzazione di oggetti sia reali sia virtuali;
  3. collegare la didattica in aula a esperienze di tipo laboratoriale in grado di offrire maggiori opportunità di sbocco professionale;
  4. favorire il recupero di competenze di base e sviluppare nuove competenze utili a rafforzare la propria identità e accrescere la propria autostima;
  • personalizzazione: gli ambienti innovativi sono realizzati in spazi e tempi flessibili, adattabili ai diversi interessi delle studentesse e degli studenti, capaci di valorizzare e sviluppare i singoli talenti in chiave creativa e di realizzare relazioni educative interpersonali in chiave cooperativa, anche attraverso l’utilizzo delle risorse dell’apprendimento connesso (connected learning); essi sono funzionali ad aperture prolungate, pomeridiane, estive o nei giorni di sospensione dell’attività didattica, anche in modo autonomo rispetto all’apertura della scuola;
  • apertura al territorio: gli ambienti didattici e laboratoriali innovativi sono spazi pensati dell’edificio scolastico che prevedono facilità e autonomia di accesso ai fruitori sia interni che esterni, facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici) e in senso gestionale (attraverso l’attivazione di collaborazioni con le risorse del territorio, quali organizzazioni del volontariato, associazioni no profit, aziende e associazioni datoriali, ecc.);
  • verticalità: valorizzare le collaborazioni di rete fra le istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo per rafforzare la continuità dell’apprendimento.