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VotiAmoscuolApubblicA

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Dopo l’appello lanciato a febbraio  ai cittadini e ai creativi dal Nuovo Comitato Articolo 33 per la creazione di un’immagine simbolo e di uno slogan a supporto della campagna referendaria a difesa della scuola pubblica, a Bologna si da il via alla promozione con un logo realizzato da Davide Zannoni, giovane art director dell’agenzia Sicomunica nato nel diciottesimo A.G. (Avanti Google).
Perché ho deciso di aiutare il Comitato referendario Articolo33 nella loro lotta per l’abolizione del finanziamento pubblico alle scuole paritarie private partecipando al contest creativo? Sarà perché mi chiamo ‘Davide’ e sono sempre stato abituato a lottare contro i ‘Golia’ che ti sbarrano il cammino, spiega il vincitore del contest, “sarà perché sono sempre stato convinto che nella vita bisogna agire attivamente per realizzare quello in cui si crede, per i propri sogni e i propri obiettivi. Questo vuol dire anche contribuire al miglioramento della propria società. Mi ritengo una persona fortunata perché nella vita ho sempre avuto il coraggio di cambiare e reagire alle ingiustizie che incontravo, ma non ignoravo. Sono quindi convinto che quel poco (o tanto) che la vita mi ha permesso di cogliere debba essere anche solo in parte restituito alla comunità e al territorio che mi hanno messo in condizione di realizzare: questa filosofia si chiama ‘give back’, letteralmente ‘dare in dietro’, espressione di un modo etico e responsabile di fare imprenditoria. Cerco semplicemente di aiutare come posso, con la mia arte, il mio tempo, il mio mestiere e nelle scelte che compio quotidianamente. Sono sempre stato convinto che un piccolo contributo, che sia economico o di tempo, possa produrre un enorme risultato”.
A scegliere lo slogan “VotiAmoscuolApubblicA”, invece, un gruppo di giovani che stanno contribuendo alla comunicazione. Oltre ad essere un invito al voto, con un chiaro e ripetuto riferimento alla scelta della lettera nel quesito referendario, si tratta di uno slogan virale che ognuno sarà libero di arricchire a modo proprio: VotiAmoscuolApubblicA perchè è gratuita, perchè è laica, perchè è il fondamento della democrazia, perché siamo stanchi di vedere negato il diritto alla pubblica istruzione.
Il referendum si terrà il 26 maggio 2013, nonostante il Nuovo Comitato Articolo 33 avesse avanzato al sindaco di Bologna la proposta che venisse indetto in concomitanza delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorsi, per favorire la partecipazione e per ridurre i costi. 

A motivare il Comitato alla promozione di un referendum la grave crisi in cui versa la scuola pubblica nel capoluogo emiliano: quest’anno più di 300 bambini sono rimasti esclusi dalla scuola dell’infanzia, un diritto costituzionale, per mancanza di posti e risorse. Saranno costretti a frequentare una scuola privata, a pagarne la retta e a sottoscrivere un progetto educativo che in più della maggioranza dei casi non condividono.
Tante le associazioni a fianco dei circa 400 cittadini che compongono il comitato promotore.
Questo il quesito cui lo slogan e il logo invitano a votare A:
Quale fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comunali che vengono erogate secondo il vigente sistema delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie a gestione privata ritieni più idonea per assicurare il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini che domandano di accedere alla scuola dell’infanzia?
a) utilizzarle per le scuole comunali e statali
b) utilizzarle per le scuole paritarie private
La campagna referendaria del Nuovo Comitato Articolo 33 si aprirà il prossimo 23 marzo, dalle 15 alle 19, in piazza Maggiore a Bologna. Un occasione in più per ribadire alla città le ragioni di una battaglia contro la privatizzazione della scuola pubblica. A partecipare la Banda Banditore Saltimbanco Scalmanato del movimento Noa, i pittori Sampaio, Pintori, Lorenzo P., il fumettista Davide Ceccon, gli illustratori e gli studenti del liceo artistico, a cui sarà chiesto di lasciare tracce colorate sul crescentone della piazza ricoperto di carta da imbrattare. Accanto a loro anche Marescotti, il coro dei bambini R’esistenti, Davide Lora e la musica della Banda Roncati.