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A Brindisi ordigno esplode davanti alla scuola “Falcone”: morta una ragazza

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Il sindaco: “la mafia? Troppe coincidenze. Si pensa al  nome della scuola e all’anniversario di Capaci”.  Il preside dell’istituto “Morvillo-Falcone”: “L’attentato è stato fatto per uccidere”.
Il presidente, Giorgio Napolitano sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettività brindisina.
Il ministro Cancellieri segue personalmente la vicenda, in contatto con il prefetto.
 Nel capoluogo pugliese è in arrivo il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo, insieme agli investigatori di polizia e carabinieri, che insieme ai magistrati, faranno un primo punto sul caso.
Lunedì il ministro sarà a Brindisi con i vertici delle forze di polizia ed i magistrati per una riunione del Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza.
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo si recherà sul luogo dell’esplosione. 
Anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola si sta recando sul luogo e con l’assessore regionale alla Protezione Civile, Fabiano Amati si recheranno a incontrare i feriti. 
L’ex ministro della Pubblica istruzione, Beppe Fioroni, sollecita “una risposta coesa nella lotta al terrore” dopo “l’atto ignobile” dell’attentato davanti alla scuola di Brindisi.
I fatti
L’esplosione, davanti all’Istituto professionale per i servizi sociali “Morvillo-Falcone”, ha provocato la morte di una studentessa, Melissa Bassi di 16 anni, mentre la sua compagna, di 16 anni anche lei, è stata investita in pieno dallo scoppio e  attualmente i medici dell’ ospedale Perrino la sottopongono a un intervento chirurgico, essendo le sue condizioni gravissime.
Lo scoppio ha provocato pure il ferimento di altri otto ragazze, tutte studentesse perchè si tratta di un istituto professionale per i servizi sociali. Degli altri feriti, due soli hanno riportato lesioni  di lieve entità e se la dovrebbero cavare con poco. Altri tre avrebbero riportato ustioni del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori.
L’ordigno, due bombole di gas collegate a un timer, è esploso questa mattina intorno alle 7,45-7,50 in via Galanti, non lontano dal tribunale. L’ordigno – sempre secondo le prime notizie – sarebbe stato di notevole potenza.
“E’ stato fatto per uccidere: a quell’ora le ragazze entravano, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza”. Lo dice all’ANSA Angelo Rampino, il preside dell’Istituto professionale. 
Intanto a  Brindisi stanno arrivando sia gli uomini del Ros dei carabinieri sia quelli del Servizio centrale operativo della polizia.
“Ci sono troppe coincidenze in questa vicenda… Mi auguro che siano solo tali, anche se in questo momento la nostra unica preoccupazione è quella dei ragazzi”. Lo ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, rispondendo ad una domanda sulla possibile matrice mafiosa dell’attentato.
 Le “coincidenze” citate dal sindaco riguardano l’arrivo oggi a Brindisi della Carovana antimafia, il fatto che l’attentato sia avvenuto a qualche giorno dal ventesimo anniversario della strage di Capaci dinanzi a un istituto intitolato a Francesca Morvillo e a Giovanni Falcone.