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A Padova per fare gli esami serve il permesso di soggiorno

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Anche se il decreto sulla sicurezza con l’adozione dei cosiddetti “presidi-spia” è stato modificato, con un rilevante ridimensionamento rispetto alle misure restrittive inizialmente proposte dalla Lega, dagli istituti giungono notizie di dirigenti scolastici che avrebbero preferito il contrario: come la preside dell’istituto secondario “Leonardo da Vinci” di Padova, che in vista dell’esame di Stato conclusivo ha fatto chiedere il permesso di soggiorno a tutti gli studenti iscritti extracomunitari. Dal capo d’istituto sarebbe giunto una sorta di diktat da assolvere per poter svolgere le prove come gli altri studenti: ai giovani di origine straniera, in tutto una decina, sarebbe stato infatti anche chiesto di far pervenire il documento entro 24 ore.
La notizia è stata resa pubblica da alcuni insegnanti dei Cobas che hanno descritto la vicenda come gravemente discriminante. In base a quanto riportato dai docenti dei sindacati di base, a rendere la vicenda ancora più spiacevole il fatto che la richiesta nominativa del permesso di soggiorno sarebbe stata letta “a voce alta violando così le norme più elementari sulla privacy”. Forti ed analoghe proteste sono giunte anche dall’associazione “Razzismo Stop”, che ora chiede le scuse formali ai ragazzi da parte della preside. Qualcosa di più dovrà dire invece probabilmente dire il capo d’istituto ai suoi superiori.