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A Partinico bocciata dal Comune la proposta di intitolare il Liceo a Peppino Impastato

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A denunciare la strana vicenda nella quale si è ritrovato il Liceo di Partinico, in provincia di Palermo, è Valentina Chinnici, deputata del PD all’Assemblea Regionale Siciliana.

Ma la notizia ormai ha fatto il giro dei giornali dell’Isola.

In altri termini il locale Liceo è intitolato a Santi Savarino che, secondo quanto viene riportato, sarebbe stato “fascista sotto il fascismo, missino e democristiano laddove poteva lucrare posti di responsabilità e di sotto potere. Insomma un esempio di incoerenza ideale che lascia stupefatti.” 

Al posto di Savarino, la scuola, con delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto, aveva proposto di prendere il nome di Peppino Impastato, giornalista e militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia nel 1978, e della Felicia Bartolotta, che si è battuta per anni per dargli giustizia. 

Scrive infatti Chinnici: “È incomprensibile la scelta dell’Amministrazione comunale di Partinico di vietare l’intitolazione del Liceo Santi Savarino a Peppino Impastato e alla madre Felicia Bartolotta”. 

“È incomprensibile e inaccettabile perché con questa scelta l’Amministrazione comunale decide di continuare a onorare un fascista, sostenitore entusiasta delle leggi razziali, al posto di un militante antimafia e di una donna esempio di coraggio e amore per la libertà e la giustizia. È incomprensibile anche perché mortifica la volontà e la sensibilità espressa dal Consiglio di Istituto contrastando anche il primo parere, favorevole, dalla commissione prefettizia che guidava la città”.

“La vicenda è talmente grottesca – denuncia Chinnici – da aver destato l’interesse del Parlamento nazionale: auspichiamo un pronto ripensamento, poiché la scuola della Costituzione, colonna portante della democrazia italiana, è e deve restare profondamente antifascista, senza ambiguità, a partire dalle sue denominazioni che sono messaggi importanti per la collettività oltre che per la comunità studentesca che la abita”.