Home I lettori ci scrivono A scuola il numero di progetti è inversamente proporzionale alla qualità dell’insegnamento

A scuola il numero di progetti è inversamente proporzionale alla qualità dell’insegnamento

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Caro signor Rossi, lo sai che tra poco, come ogni anno, nella scuola si investiranno milioni di euro in progetti pressoché inutili?

Nella mia modesta carriera ne ho visti del tipo a scuola con Winnie the pooh, impariamo i balli occitani o ancora facciamo i cesti di vimini.

Tutti contenuti rispettosi per carità ma in un paese coi professori più sottopagati d’Europa e una percentuale del PIL di investimento in istruzione da quarto mondo forse fuori luogo.

Il progressivo processo di sgretolamento della Pubblica istruzione è avvenuto in decenni di connivenza tra sindacati e politici (tutti!) che senza aver mai rispettato la costituzione (che sottolinea come l’istruzione paritaria non debba pesare sui bilanci dello stato) hanno ammantato uno scempio con l’idea dell’autonomia alla continua ricerca di tessere e voti.

Per cui oggi in ogni istituzione scolastica pubblica si possono stanziare fondi pubblici per progetti votati a maggioranza in totale autarchia: conoscete un altro settore in questo mondo in cui un dipendente venga pagato di più per fare di meno?

Bene io si è la scuola pubblica

Ecco come si fa: se Mario è un insegnante può fare un bel progetto enucleando i fulgidi contenuti rivoluzionari, le modalità e le ore necessarie e se il collegio approva il gioco è fatto!

Piccolo particolare il signor Mario verrà pagato due volte per lo stesso lavoro.

Chiarisco: nella scuola gli insegnanti hanno un monte ore contrattuale settimanale di lezione per cui vengono pagati dallo Stato, se le ore del progetto si sovrappongono ( come nel 99,9%) dei casi con quelle di lezione, verrà pagato due volte, una per il lavoro che non fa e una per quello che si spera che faccia. Che bella cosa l’autonomia eh…

Il miracolo della moltiplicazione delle ore!!!!! Che trovata basta solo avere una bella faccia tosta….per il controllo basta fare una relazione a fine anno (spesso è il docente stesso che si autocertifica le ore svolte…) e il collegio docenti approva state tranquilli. Ai dirigenti va benissimo avere progetti acchiappa alunni, ai docenti soldi extra facendo meno e la cultura e la conoscenza non interessano più a nessuno.

Se un genitore vuole avere un figlio con un minimo di cultura ormai deve fare una trasfusione della propria, se ha fortuna di averla, o avere il discernimento di implementare il pacchetto base (=rottame) fornito dallo Stato.

In campagna elettorale si era tanto parlato di rimettere la scuola al centro, cosa che dovrebbe avvenire in ogni stato civile, ma siamo ancora in attesa. L’associazione nazionale insegnanti ha rimarcato più volte questo problema, ma nulla di fatto.

Genitori armatevi di conoscenze!

Meditate gente meditate… il numero dei progetti è sempre inversamente proporzionale alla qualità dell’insegnamento: i bravi docenti non hanno tempo da perdere e sfruttano ogni secondo lavorando veramente il doppio ma lo fanno perché ci credono e basta.

Nonostante il contratto ignobilmente rinnovato.

Nonostante la miseria degli 80 euro, nonostante il bonus, nonostante il merito (di chi???) nonostante i soldi sprecati per le NUOVE TECNOLOGIE.

Senza tutto questo spreco ogni docente avrebbe uno stipendio dignitoso, che si tradurrebbe in una pensione dignitosa, i collegi docenti non sarebbero più un luogo di mercimonio e vassallaggio e i dirigenti non sarebbero più né sceriffi né amministratori delegati di aziende in amministrazione controllata alla continua ricerca di finanziamenti e visibilità e la scuola farebbe l’unica cosa che dovrebbe fare trasmettere la conoscenza:per i valori direi che purtroppo bisognerà ancora attendere.

Andrea Ghisolfi