
Oggi, 11 giugno, si è aperto il “Training and Cooperation Activity (TCA)“ a Cosenza, organizzato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE. Questa iniziativa è stata concepita per esplorare il potenziale del programma Erasmus+ nella salvaguardia delle lingue e culture minoritarie, promuovendole come strumenti essenziali per l’inclusione sociale e la coesione territoriale.
I presenti
L’evento ha riunito oltre 100 partecipanti, inclusi rappresentanti delle Agenzie Erasmus+ europee, esperti, amministratori locali, scrittori, docenti e operatori educativi. Tra gli ospiti istituzionali intervenuti in apertura figurano Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE, Maria Locanto, vicesindaca di Cosenza, Pasqualina Straface del Consiglio Regionale della Calabria, e Nadia Crescente dell’Ufficio Scolastico Regionale.
I temi
La discussione si è concentrata sulle minoranze linguistiche, con un focus particolare sulle esperienze arbëreshë e occitana in Calabria, e un confronto a livello europeo con il caso belga. La partecipazione di figure di rilievo come lo scrittore Carmine Abate e il prof. Francesco Altimari dell’Università della Calabria ha arricchito ulteriormente il dibattito.
I partecipanti, provenienti da 20 Paesi europei oltre l’Italia, saranno coinvolti fino al 14 giugno in sessioni formative, workshop e attività di co-progettazione. L’obiettivo principale di queste attività è avviare nuove partnership Erasmus+ per progetti dedicati alla tutela del patrimonio linguistico e culturale.
Le giornate sono arricchite da significative visite culturali nelle comunità arbëreshë di Civita e occitana di Guardia Piemontese. Questo seminario è un esempio concreto di come il programma Erasmus+ possa fungere da volano per l’innovazione educativa, la cittadinanza attiva e la valorizzazione delle diversità linguistiche in Europa.