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Allo Sperone-Pertini di Palermo visite specialistiche ed esami diagnostici gratuiti per tutti. Intervista alla dirigente

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Non si  è ancora spenta l’eco del successo del suo libro “Domani c’è scuola” edito da Mondadori, ancora in primo piano in tutte le librerie, ma per Antonella Di Bartolo è tempo di spendersi in altri versanti. O per meglio dire, il versante alla fine è sempre quello, perché per la Preside dell’Istituto Comprensivo “Sperone-Pertini”, la crescita di un territorio passa anche attraverso la salute dei suoi abitanti. È da questa certezza che nasce la sinergia tra l’ASP di Palermo e la Dirigente Di Bartolo che ha invitato l’Azienda Sanitaria a fare tappa, oggi 5 marzo, nel suo Istituto per una giornata all’insegna della prevenzione. Una sorta di Open Day itinerante in cui le aule , trasformatesi per l’occasione in veri e propri studi medici, accoglieranno tutti coloro che vorranno sottoporsi a una visita specialistica. Quest’anno – come dichiarato dall’ufficio stampa dell’ASP – il programma di visite ed esami gratuiti si arricchirà di nuove prestazioni: agli screening che normalmente vengono effettuati durante le giornate per la prevenzione in giro per la città – prevenzione cardiovascolare, screening del diabete, delle malattie infettive sessualmente trasmesse, del tumore della mammella, del colo retto, del collo dell’utero e tanto altro ancora – si aggiungeranno anche quello dermatologico e odontoiatrico pediatrico.

Come affermato dal suo Direttore sanitario, l’obiettivo di tutte le iniziative dell’ASP è di promuovere la cultura della prevenzione, ma, soprattutto, di portare la sanità tra la gente. Questo progetto, in particolare,  ha consentito di erogare in poco più di un mese di attività oltre 3.000 prestazioni gratuite di screening. Dalle ore 9 alle 16 basterà presentarsi muniti di un documento di identità e della tessera sanitaria per aderire ai programmi di prevenzione. Gratuitamente e senza prenotazioni.

“E’ bellissimo che la nostra scuola diventi un vero e proprio villaggio della salute – ha dichiarato Antonella Di Bartolo all’addetto stampa dell’ASP di Palermo –  in questo modo la prevenzione diventa facile e possibile. Per chi abita allo Sperone, o comunque in questa parte di città, non è sempre agevole o possibile spostarsi in altri quartieri per accedere ai test di screening. Inoltre, al di fuori dei programmi gratuiti dell’ASP, anche il costo del ticket può essere un ostacolo, e dunque facilmente ci si trascura.

Preside Di Bartolo, si avvicina l’8 marzo. Ha a che fare con questa ricorrenza l’Open Day sanitario che ospita oggi nella sua Scuola?

Certo, soprattutto con questo! Ho voluto con tutte le mie forze che la giornata di promozione della salute e di prevenzione oncologica coincidesse con l’approssimarsi della Giornata Internazionale della Donna e sono particolarmente contenta che alcuni screening siano indirizzati alle donne. Il mio lavoro mi porta a parlare quotidianamente con molte giovani donne, mamme dei nostri alunni. Donne che si trascurano, per tanti motivi, in primo luogo per problemi di ordine economico. Ecco, nel nostro piccolo vogliamo dare una risposta a questo grosso problema di cui si parla molto di questi tempi, cioè che sono sempre di più i cittadini che hanno smesso di curarsi .  

La scuola, dunque, sempre di più in prima linea per dare una mano a chi ne ha bisogno, non solo ai suoi alunni

Sì, è così. In un momento in cui prenotare una visita medica o un esame diagnostico è in Italia un’impresa che richiede, quando va bene, almeno sei mesi di tempo, la Scuola si mette al servizio della comunità e apre le sue porte al quartiere, ai genitori dei suoi alunni e, più in generale, a tutta la città. È così che va pensata la scuola, come un luogo di crescita culturale, umana e sociale che ha cura del territorio nel quale opera, anche della salute dei suoi abitanti.

E la dimensione familiare della scuola l’ha messa in evidenza, come meglio non si poteva, una mamma del quartiere che in un post pubblicato sul sito della scuola ha scritto così: Grande la nostra preside che pensa anche a noi mamme e papà genitori dei suoi studenti, siamo una famiglia.