
Un alunno con disabilità è stato rifiutato da una scuola: questo ciò che sarebbe successo a Napoli, come riporta Ansa. “Non possiamo riaccogliere suo figlio perché la scuola non sarebbe in grado di gestirlo in aula”, questo quanto detto dall’istituto, un paritario.
“Si tratta di un comportamento gravissimo, contrario ai più elementari principi di civiltà e alle norme sull’inclusione scolastica”, dichiarano i legali della famiglia. Gli avvocati fanno sapere che il diniego giunge dopo tre anni di regolare frequenza, durante i quali “il bambino ha sempre partecipato con serenità e profitto alle lezioni e ora sentirsi dire che la scuola non è in grado di accoglierlo solo perché disabile è una violenza morale e un atto discriminatorio inaccettabile nel 2025”.
La proposta della famiglia che sarebbe stata negata
La famiglia si è anche offerta di pagare un educatore di supporto ma, fanno sapere ancora i legali “la direzione avrebbe rifiutato anche tale proposta, senza alcuna motivazione logica o organizzativa, aggravando la lesione della dignità del minore e dei suoi familiari”. La vicenda sarà segnalata al Ministero dell’Istruzione e del Merito e all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.
Per Asia Maraucci, presidente de “La battaglia di Andrea”, associazione che da anni si batte per i diritti dei disabili, il diniego si tradurrà “in un danno enorme per la formazione del bambino, per la sua socialità e la sua dignità. Bisogna agire subito e restituirgli il diritto di studiare e crescere come tutti gli altri bimbi”. Resta da capire qual è la versione della scuola.
Il caso simile
Non è il primo caso del genere: lo scorso 10 febbraio, si sono chiuse le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 2025/2026. Un ragazzo di quindici anni di Torino, con autismo, purtroppo ha ricevuto ben 28 no da parte di 28 scuole.
L’odissea è iniziata a ottobre, con un contatto con il Servizio di orientamento scolastico offerto dal Comune per gli alunni con sostegno. Ne emerge una lista di tre scuole che sulla carta sarebbero state adatte ad accogliere il ragazzo. “In caso di disabilità grave è necessario presentarsi prima di procedere all’iscrizione online. In questo caso i primi due istituti suggeriti dai servizi danno subito risposta negativa e la terza dà disponibilità ma con un ‘se’ ovvero se alla fine resterà un posto libero e con le risorse per un disabile grave”, hanno detto i genitori.
Il seguito è una sfilza di no, 28. Ecco le ragioni: “Non abbiamo il personale per controllare ragazzi che non siano nelle classi durante l’ora di lezione, meglio rivolgersi altrove”, “No, nei laboratori usiamo attrezzi che possono essere pericolosi”, rispondono molte scuole sottolineando lo stesso problema di mancanza di personale.
“Abbiamo già troppi ragazzi con disabilità, non riusciamo a prenderci cura di tutti”, rispondono altre. “Non riusciamo ad accogliere più di un disabile per classe”, questa la replica di altre. Ci sono anche istituti che “non hanno mai dato risposta o non si sono proprio presentate all’appuntamento stabilito”. Alcune scuole private “dicono di non aver mai avuto studenti disabili gravi e non riescono ad organizzarsi in tal senso”.
“Non immaginavamo che alla scuola fosse permesso di scegliere i propri alunni. Ma essere scartati a priori è esattamente quello che è successo a noi e a molte altre famiglie”, dicono i genitori.




