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Alunno estrae pistola in classe e scatena il panico, giorni fa aveva detto di avere un’arma letale: era ad aria compressa

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Panico ieri, 29 aprile, in una scuola media di Carrara. Un ragazzino in classe ha estratto dalla tasca con quella che sembrava essere una “vera” pistola e ha seminato il panico dopo averla imbracciata, alla fine della giornata di lezioni. Da qui il fuggi fuggi generale. Lo riportano La Nazione e Il Tirreno.

La ricostruzione dei fatti

Provvidenziale è stato l’arrivo dei finanzieri delle Fiamme gialle, che presumibilmente si trovavano nelle vicinanze della scuola per un servizio di controllo del territorio. Ai militari non occorre molto tempo per rendersi conto che quella che sembra una pistola è una pistola, sì, ma da soft-air, ovvero lo sport di squadra basato sulla simulazione di tattiche militari nel quale si impiegano armi giocattolo ad aria compressa che sembrano il più vere possibili.

Comunque, la presenza di alcuni pallini in canna avrebbe potuto comunque procurare lesioni a qualcuno, se uno dei colpi fosse stato sparato a distanza ravvicinata. Per questo il personale scolastico si è rivolto alle forze dell’ordine, che ora stanno indagando sulla famiglia del ragazzo.

Il ragazzino nei giorni precedenti aveva vantato con compagni e amichetti di possedere un’arma letale.

Il precedente

Una cosa simile è avvenuta pochi giorni fa. Un alunno di una scuola media della provincia di Sondrio è andato a scuola con una pistola nello zaino. Dall’arma sarebbe partito addirittura un colpo, ma per fortuna non ci sarebbe alcun ferito

Lo stesso Usr Lombardia ha diffuso un comunicato per spiegare davvero cosa è successo: durante la quarta ora di lezione, lo scorso 9 aprile, uno studente di 13 anni, seduto al proprio banco, ha estratto dallo zaino una pistola giocattolo con tappo rosso incorporato. L’oggetto è stato mostrato a un compagno di classe, il quale all’improvviso lo ha afferrato e ha tentato più volte di far partire un colpo.

Al terzo tentativo, si è verificato uno scoppio che ha attirato l’attenzione del docente presente in aula. Il rumore è risultato simile a quello prodotto dallo scoppio di un palloncino e non c’è stata nessuna conseguenza per l’incolumità degli studenti e del docente presenti in aula. Il docente ha immediatamente richiesto spiegazioni agli studenti coinvolti.