
Oggi è diventato virale un post su X in cui viene criticato l’operato di una docente in seguito all‘insufficienza di un alunno. Dal fatto si è scatenato un dibattito: giusto, se viene verificato che un alunno ha un’insufficienza, punire o comunque sondare la preparazione di tutta la classe?
“Un compagno di classe viene interrogato e la preparazione risulta scadente. Cosa fa l’insegnante? Fissa una verifica su tutto il programma per due giorni dopo, facendo pagare a tutti i danni commessi da uno solo”, questo il contenuto del post.
Le reazioni
“La responsabilità individuale a scuola non esiste (almeno fino al triennio delle superiori) ma esiste una raccapricciante colpa collettiva”, questo un commento.
“L’esperienza scolastica mi ha insegnato che bisognerebbe applicare il laissez-faire anche all’istruzione. Gli studenti andrebbero responsabilizzati lasciandoli liberi di studiare o meno. Non hai voluto studiare per il compito di fisica? Ok sei libero di farlo”, ha detto un altro utente.
Resta da capire: posto che un docente ha la libertà di adottare qualunque misura creda sia utile per l’apprendimento degli studenti, si tratta di un metodo vantaggioso? O porta a contrasti all’interno del gruppo classe? O, semplicemente, per il docente risulta utile controllare se tutta la classe è ad un livello basso?
Un compagno di classe viene interrogato e la preparazione risulta scadente
— taxifraud (@taxifraudal) February 25, 2025
Cosa fa l'insegnante?
Fissa una verifica su tutto il programma per due giorni dopo, facendo pagare a tutti i danni commessi da uno solo
Letteralmente il comunismo istituzionalizzato