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Anticipo pensionistico, domande dal 1° maggio 2017

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L’articolo 1, comma 179 e seguenti, legge di bilancio 2017 prevede un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. 

L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.

Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa.

 

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Nel dettaglio, possono fruire dell’APE sociale:

  • i dipendenti con 63 anni di età e 30 anni di contributi che assistono parenti invalidi, hanno una propria invalidità o sono in stato di disoccupazione.
  • i dipendenti con almeno 63 anni di età e 36 anni di contributi che appartengono a determinate categorie. Tra questi, i docenti della scuola dell’infanzia e gli educatori e educatrici dei nidi di infanzia.

Per le stesse categorie di dipendenti è prevista anche la possibilità di accedere diirettamente al pensionamento, indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalizzazioni, se si possiedono 41 anni di contributi e almeno 12 mesi di contributi entro il 19-mo anno di età (cosiddetti lavoratori precoci).

Saranno previste due finestre per presentare la domanda

  • dal 1° maggio e si chiuderà il 30 giugno 2017
  • dal 1° luglio al 30 novembre 2017.

Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM approvato il 18 aprile scorso, dopodiché l’INPS detterà le istruzioni operative.

Per consentire il pensionamento con l’APE sociale e per i precoci, dall’anno scolastico/accademico 2017/2018, al personale della scuola e dell’AFAM, che usufruisce di una sola finestra di uscita, la FLC CGIL chiederà al MIUR la riapertura delle procedure per le dimissioni dal servizio in modo contestuale all’accesso all’assegno pensionistico, nel momento in cui l’INPS riconoscerà il diritto al pensionamento anticipato.

 

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