Home I lettori ci scrivono Appello per la pace: se non ora, quando?

Appello per la pace: se non ora, quando?

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Potenti signori della guerra e della pace, ascoltate anche la voce di coloro che cercano e vivono ogni giorno per i giovani!

Potenti signori della guerra e della pace, non siamo condannati alla guerra!

Di fronte al rischio sempre più drammatico di un devastante conflitto globale, noi Educatori, Insegnanti, Uomini e Donne di buona volontà non ci arrendiamo alla logica di violenza e di morte. Non possiamo stare muti e inermi a guardare. Ne risponderemo ai figli di questa nostra generazione adulta, miope e disorientata.

“Perché?”- essi ci chiedono? “Perché” – ci rimproverano – “non parlate, non vi ribellate, non lottate? Perché nascosti alla pace? Dove la Vostra creatività nel cercare orizzonti di terre e cieli nuovi? Vi fa paura inventare la pace? Eppure è lí. Basta saperla incontrare e guardarla negli occhi. È di ineffabile bellezza, la Pace!. Cosa vi ha reso ciechi davanti a tanta disumana crudeltà? Perché sordi alle grida di dolore e alle suppliche di madri e padri, di bambine e di bambine, di giovani che chiedono vita?”.

Davanti ai giovani sentiamo il dovere morale di non tacere. Essi hanno diritto di vederci in piedi, vigili di fronte alle nostre responsabilità. Cerchiamo con tutto noi stessi di fare di più, di impegnarci ogni giorno nelle nostre scuole, con le famiglie, nei crocevia delle strade, nelle piazze, e di prometterci l’un l’altro “pace”.

Per questo, sentiamo di condividere l’appello di molti per una soluzione ragionevole dei conflitti tra Russia e Ucraina. Facciamo nostra la concreta proposta politica di papa Francesco, appello disarmante, alternativo alla logica dell’escalation militare e alla cieca incapacità di intravedere “oltre”.

– Innanzitutto, che i Leader mondiali si facciano garanti di un piano di pace: senza questa precondizione non è possibile oggi alcuna soluzione globale dei conflitti;

– che Zelensky e Putin accettino un cessate-il-fuoco: è una battaglia che si può, si deve vincere insieme; nello spettro della guerra non ci saranno né vincitori né vinti, solo sconfitti che piangeranno con i loro figli sulle loro stesse tombe.

– che sia garantito il rispetto dei diritti di sovranità e di integrità territoriale, con il riconoscimento delle esigenze delle minoranze e dell’autonomia di alcuni territori-cuscinetto nell’ambito della nazione Ucraina.

– che l’Ucraina sia parte dell’UE ma in stato di neutralità.

– che vengano gradualmente rimosse le sanzioni alla Russia e si aiuti la ricostruzione dell’Ucraina.

Potenti signori delle sorti della guerra e della pace. Uscite dalle logiche di conquista. Fermatevi e agite, finalmente, per una briciola in più di fraternità, ancestrale sogno di umanità. Agite ora per la pace. E se non ora, quando?

Noi, appassionati servitori dell’educare, siamo consapevoli che più noi, generazione adulta, siamo vivi e responsabili più c’è futuro, c’è speranza per le giovani generazioni. Per questo ci vogliano impegnare di più ogni giorno con i giovani a noi affidati e con loro camminare per un mondo più umano, più giusto e libero, più bello perché più fraterno.

Potenti Signori della guerra., vi chiediamo ‘pace’!

I nostri giovani, i nostri figli prima di tutto.

Prima il futuro. Esso inizia oggi.

Michele De Beni

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