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Assegnazioni provvisorie: la novità più importante è lo scambio di posto

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Una tra le novità più importanti, probabilmente la più importante, è sicuramente l’introduzione nella mobilità annuale 2016/2017 dello scambio di posto anche tra province differenti.

Di cosa si tratta in sostanza?  

È una norma volta ad attutire al meglio il probabile impatto dell’esodo fuori provincia e fuori regione di molti docenti neoassunti. Infatti, oltre alla consueta possibilità di “scambio di posto” tra coniugi che insegnano la stessa disciplina, anche tra province diverse, tale possibilità viene estesa, in via del tutto straordinaria, a coloro che hanno chiesto l’assegnazione provvisoria interprovinciale senza ottenerla, sempre a pari requisiti di classe di concorso o posto.

Il Miur, d’intesa con i sindacati, darà indicazioni operative agli USR al fine di assicurare modalità trasparenti e omogenee.

Questo significa che se, ad esempio, un docente calabrese di una classe di concorso X ottiene la titolarità in un ambito del Lazio  e non ottiene l’assegnazione provvisoria nella provincia calabrese in cui risiede con la famiglia, potrà chiedere lo scambio di posto, al fine di avvicinarsi alla famiglia, e solamente per l’anno scolastico 2016/2017, con un docente della stessa disciplina, che occupa la stessa tipologia di posto ed è titolare della stessa classe di concorso, che vuole invece transitare nell’ambito del Lazio.

Si tratta di uno scambio di posto che andrebbe ad accontentare entrambi i docenti.

 

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La norma di riferimento che consente questa importantissima novità è l’art.7 comma 13 del CCNI sulla mobilità annuale. In tale norma è scritto: “In sede di contrattazione regionale decentrata sono regolamentate le modalità per attuare lo scambio di cattedre o posti tra coniugi anche fra province diverse. Analogamente, in considerazione del carattere straordinario delle operazioni di mobilità relative all’a.s. 2016/17, al termine delle operazioni, a domanda degli interessati, è inoltre regolamentata la possibilità di scambio tra due docenti abilitati e titolari del medesimo insegnamento che abbiano prodotto domanda e non abbiano ottenuto l’assegnazione provvisoria interprovinciale. Il Miur d’intesa con le OO.SS. fornirà successivamente indicazioni agli uffici al fine di assicurare trasparenza e omogeneità nella suddetta procedura”.

Questo potrebbe risolvere diverse situazioni di allontanamento dei docenti dalle famiglie, quindi ci pare proprio una bella cosa che rende meno amara la pillola dei trasferimenti su ambiti a livello nazionale.

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