
Il sindaco di Asti, secondo quanto si legge sulle agenzie, ha ammonito i genitori di due alunni, assenti per più di 15 giorni da scuola, nell’arco di tre mesi, senza una giustificazione.
L’ammonizione del sindaco è scatta su segnalazione del dirigente scolastico, che ha individuato gli alunni assenti per più di 15 giorni, anche non consecutivi, nell’arco di tre mesi senza giustificati motivi.
E per tale ragione, i genitori dei ragazzi rischiano fino a un anno di reclusione, a meno che non provino di istruire tramite altri canali i figli, o non giustifichino con motivi di salute o altri impedimenti gravi, l’assenza dei minori.
Secondo il decreto Caivano, il tutto va fatto entro una settimana dall’ammonimento.
La norma infatti prevede: “Nel caso in cui l’alunno non riprenda la frequenza entro sette giorni dalla comunicazione al responsabile dell’adempimento dell’obbligo di istruzione, il dirigente scolastico avvisa entro sette giorni il sindaco affinché questi proceda all’ammonizione del responsabile medesimo invitandolo ad ottemperare alla legge”.
Sembra tuttavia, come già è apparso lo scorso anno scolastico, che ad essere interessati dell’ammonizione siano dei ragazzini delle comunità Rom e Sinti, che non frequenterebbero con regolarità le lezioni, nonostante gli interventi del Comune.
In ogni caso, il decreto Caivano, entrato in vigore a novembre 2023, prevede appunto sanzioni severe per i genitori , compresa la reclusione fino a due anni per “il mancato adempimento dell’obbligo di istruzione”.
Per tale motivo, le scuole devono monitorare la frequenza degli alunni e segnalare al sindaco gli assenti ingiustificati per oltre 15 giorni in tre mesi.