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Ata: scuola “alla buona”?

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All’assemblea del personale Ata delle scuole di Firenze,  organizzata da Cisl Toscana, Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal e Cobas Firenze, sono venuti fuori disagi notevoli a carico del personale. Per questo viene chiesto “al Ministero e all’Usr di aumentare il numero dei collaboratori scolastici. Nelle scuole fiorentine, infatti, per la carenza degli Ata, si vivono situazioni di emergenza nei servizi di pulizia e nell’assistenza degli alunni e dei disabili. In passato è successo che siano stati i lavoratori socialmente utili o addirittura il cuoco della mensa ad aprire le scuole. Quest’anno, per farlo, ci sono collaboratori scolastici che aprono più di un istituto nella stessa mattina, e a volte può toccare anche ai docenti referenti.

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Nel comprensivo di Fiesole succede anche che nella mezz’ora di pausa degli assistenti la Direzione sconsigli agli insegnanti di mandare i bimbi in bagno, o in alternativa di accompagnarli e cercare compresenze coi colleghi. E ancora: si rischiano ritardi nel pagamento degli stipendi e negli adempimenti amministrativi perché per le segreterie non sono previste supplenze.

E poi occorre dare la possibilità di sostituirli, per cui viene anche chiesto da parte dei sindacati, di sbloccare le nomine dei supplenti per i primi sette giorni di assenza.  Da qui la domanda dei sindacati al ministero e al Governo: “Ma questa è Buona Scuola o scuola alla buona?”.