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Attentato di Brindisi, la sofferenze delle studentesse ferite e delle famiglie

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Bisogna avere rispetto per il dolore delle famiglie. Ma se sono loro a parlare delle sofferenze che stanno vivendo, allora il discorso cambia. Ci riferiamo ai familiari delle giovani studentesse rimaste ferite dall’attentato all’istituto professionale Falcone-Morvillo di Brindisi: hanno rilasciato delle interviste che usciranno in edicola lunedì 18 giugno sul settimanale ‘Gente’.
La testimonianza più toccante è probabilmente quella della mamma di Selena, che è stata dimessa e che ora subisce dolorose medicazioni quotidiane. Secondo la donna, rifugiarsi nel silenzio sarebbe un grave errore: “dovete mostrare le facce delle nostre ragazze. Bisogna che la gente veda bene che fiori hanno calpestato per sempre“, sostiene piuttosto la donna. Che poi aggiunge: “mia figlia avrà le cicatrici anche sulla pancia. Ho provato a scherzarci su, dicendole che sarà elegante in spiaggia con il costume intero. Ma lei mi ha guardata dritta negli occhi: ‘Io metterò il bikini, mamma. Perché tutti devono sapere, tutti devono ricordare che cosa mi ha fatto’“. La mamma di Azzurra, la migliore amica di Melissa Bassi, rimasta uccisa dalla bomba, si sofferma sull’alto numero di interventi che ha dovuto subire la giovane figlia rimasta ferita: “Azzurra è al settimo intervento chirurgico, le abbiamo detto che Melissa è ferita, ma i medici ci hanno spiegato che non lo sopporterebbe“.
A prendere la parola è anche il papà di Sabrina: “Anche la mia ragazza entra in sala operatoria per la quinta operazione. Ogni volta è una sofferenza, un`angoscia che non si può capire. Ieri mi ha detto: ‘Non mi metterò mai più né i pantaloncini né le maniche corte, mi vergogno’“.
Su Giovanni Vantaggiato, il reo confesso per l’attentato, ci sono reazioni contrastanti: “Non vogliamo nemmeno pronunciare quel nome, non ne è degno“. Si arrabbia lo zio di Azzurra: “Io voglio che viva cent`anni: deve passare l`inferno sulla terra, e poi nell`aldilà. Quell’uomo ha spezzato la vita di Melissa, ha rovinato per sempre le nostre bambine. Adesso finge rimpianto, farebbe meglio a tacere. Ha messo in ginocchio sei famiglie umili che vivevano solo per queste ragazze. Lo sa che da quando è in ospedale, non abbiamo più potuto abbracciare Azzurra? Il rischio delle infezioni è troppo alto, non possiamo toccarla, accarezzarla“.
Qualsiasi commento sarebbe superfluo.