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Autonomia differenziata: il Governo va avanti; aumentano i poteri delle Regioni sul sistema scolastico

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Anche se non in modo spedito, il progetto dell’autonomia differenziata procede passo dopo passo.
Nella giornata del 19 maggio, il Governo ha approvato il disegno di legge con la nuova delega per la determinazione dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.
Il passaggio si è reso necessario dopo che nei mesi scorsi la Corte Costituzionale aveva bocciato una prima formulazione del provvedimento.

La Consulta aveva evidenziato che qualsiasi progetto deve comunque basarsi sul principio della leale collaborazione fra Stato e Regioni e su questo tema era intervenuto qualche giorno fa anche il presidente Sergio Mattarella che riferendosi in particolare alla sanità ha sottolineato la necessità di superare “intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali” in modo da “garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull’intero territorio della nostra Repubblica, obiettivi irrinunciabili di un Servizio sanitario nazionale”.

⁠Il testo varato dal Consiglio dei Ministri, di cui non si conoscono ancora i dettagli, è composto di 33 articoli e – come riferisce Il Fatto Quotidiano – è basato in buona parte sul rapporto finale del Comitato Lep presieduto dal giurista Sabino Cassese.

Dalle “materie Lep” – riferisce ancora Il Fatto – sparisce proprio la sanità, mentre restano tutte le altre: lavoro, istruzione, ricerca, alimentazione, sport, governo del territorio, porti e aeroporti civili, reti di trasporto e navigazione, comunicazione, energia, cultura e ambiente.

Dopo l’approvazione del disegno di legge da parte del Parlamento, il Governo avrà nove mesi per stabilire i livelli essenziali tramite “uno o più decreti legislativi”.