Nasce in Piemonte una rete regionale di scuole per la diffusione della filosofia nella scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
L’iniziativa parte direttamente dall’Ufficio scolastico regionale che vorrebbe estendere a tutto il Piemonte una esperienza che funziona già da anni nella provincia di Cuneo.
In effetti già da tempo esperti di tutto il mondo sostengono che i bambini sono in grado già da piccoli di affrontare temi di carattere filosofico.
Ovviamente non bisogna pensare ad una “elementarizzazione” della filosofia che si studia nei licei e quindi a rendere comprensibile ai piccoli di 7-8 la metafisica di Aristotele o la prova ontologica dell’esistenza di Dio di Sant’Anselmo. L’approccio è del tutto diverso e ha origine da una serie di studi ed esperienze che fanno riferimento alla “children philosophy” teorizzata all’inizio degli anni ’70 da Matthew Lipman, professore di logica alla Columbia University.
Secondo la “scuola” di Lipman si possono affrontare temi filosofici anche importanti (per esempio la felicità, la giustizia, la conoscenza) utilizzando materiali appositamente studiati per bambini (si tratta in genere di semplici racconti scritti per lo più in modo dialogico).
Da una ventina di anni il movimento della “philosophy for children” è arrivato anche in Italia e sono ormai molte le scuole dove si realizzano esperienze di notevole interesse.
In provincia di Cuneo esiste da tempo una rete di scuole che non solo ha inserito l’insegnamento della filosofia nel proprio POF ma che promuove anche attività di ricerca e di aggiornamento professionale.
Adesso l’Usr del Piemonte ha deciso di sollecitare tutte le scuole della regione ad aderire alla rete e ad attivare esperienze didattiche nelle proprie classi. La sfida è interessante e chissà che la prossima edizione delle Indicazioni nazionali per il primo ciclo non contenga addirittura un riferimento ufficiale
all’insegnamento della filosofia.
