
È presto per dire se l nuovo contratto 22/24 conterrà peggioamenti o miglioramenti normativi, come alcuni docenti si chiefono sui social, i sindacati saranno convocati il 5 novembre sia per la parte normativa sia per quella economica, ma per quest’ultima non ci sono risorse in più, tranne i 240 milioni del Decreto Scuola che spalmato sull’alto numero di docenti e ATA è un’inezia.
Ma per sapere quacosa in più noi dobbiamo aspettare. Abbiamo letto un comunicato molto duro della Flc Cgil sulla mancanza di risorse sufficienti per chiudere il contratto di lavoro e su aumenti che non coprono la perdita del potere d’acquisto dei salari dei lavoratori della scuola, un comunicato che sembrerebbe preludere la non firma del sindacato della Fracassi. Staremo a vedere.
Io credo personalmente che la farsa del CCNL 22/24 ad un anno dalla sua scadenza e con aumenti in parte già anticipati vada chiusa entro novembre anche perché non c’è alcuna intenzione da parte di un milione e quattrocento mila lavoratori di lottare per un salario migliore e per un contratto che io ho chiamato mesi fa “di risarcimento” che richiederebbe da gennaio oltre la restante parte del 22/24 circa 50 euro netti , l’intero contratto successivo 25/27 anticipato al 2026 e la detassazione completa dell’aumento contrattuale.
Si potrebbe fare , se ci fosse la volontà politica, con un emendamento nel DL della legge di Bilancio 2026, le risorse ci sono,vorrei vedere su questa proposta i capi partito in campagna elettorale per le regionali.
Questo non varrebbe neanche a risarcire tout court la perdita del potere d’acquisto dei salari, ma sarebbe un risarcimento a un’annosa politica di bassi salari fatta da tutti i Governi con aumenti contrattuali che hanno tenuto sempre conto dell’inflazione programmata e non di quella reale.
Bisognerebbe subito astenersi da tutte le attività’ aggiuntive e in particolare da accompagnare gli studenti in visite e viaggi d’istruzione e organizzare uno sciopero con una partecipazione “alla francese” del 70% 80% dei lavoratori. Mi hanno detto che la mia è un’utopia, che gli insegnanti non sono disposti a fare nulla per il loro Contratto di lavoro e allora realisticamente dico che vale la pena concludere entro novembre per avere gli aumenti e l’una- tantum a dicembre con stipendio e tredicesima.
Libero Tassella (Scuola Bene Comune)




