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Bianchi incontra on line i sindacati, ma l’inizio non promette nulla di buono

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Le prime battute tra il Ministro Bianchi e i sindacati, non promettono nulla di buono, come primo punto non si è parlato del problema riapertura delle scuole il 10 gennaio.

Prime battute deludenti

L’inizio dell’incontro tra il Ministro Bianchi e i sindacati, da più parti e da diverse parti, viene definito deludente e anche poco incisivo. Un Ministro visibilmente contrariato, non si comprende bene da cosa, sembra avere fretta quasi volesse andare via. Il primo punto sarebbe dovuto essere il grave problema dei contagi e i rischi della riapertura delle scuole e della sicurezza all’interno dei locali scolastici, l’argomento per adesso non è stato trattato.

Il Ministro dell’Istruzione ha solo fatto una lista degli interventi approvati in legge di bilancio 2022 e si è detto disponibile ad aprire un tavolo sul precariato. Ma nulla sulla riapertura delle scuole, questo ha deluso, almeno per ora, le aspettative sindacali.

Per adesso non ha affrontato i tanti nodi politici che hanno portato la Flc Cgil, la Uil scuola, lo Snals e la Gilda e per altri versi pure l’Anief, a scioperare il 10 dicembre 2021. Il timore è che tali nodi possano restare irrisolti con nocumento per il dovuto rinnovo contrattuale che attende ormai da più di tre anni.

Legge di bilancio 2022

La lista a cui ha fatto riferimento il Ministro Bianchi, riferita ai provvedimenti inseriti in legge di bilancio, riguarda l’incremento di 100 milioni del fondo che finanzia la proroga dei contratti “Covid” per docenti e ATA oltre la data del 30 dicembre. Il fondo passa da 300 a 400 milioni di euro; l’incremento delle risorse, da 240 milioni arrivano a 300 milioni di euro complessive (-30 milioni già disponibili), con eliminazione del criterio della “dedizione all’insegnamento”; l’incremento del salario accessorio per i docenti, a cui vengono stanziati 89,4 milioni di euro da far confluire nel FMOF; l’incremento FUN di 20 milioni a decorrere dal 2022 più una tantum di 8,3 milioni e dal 2023 di una tantum di 25 milioni. Ci sono anche altre norme sulla riduzione dei vincoli di mobilità dei dsga neoassunti, l’introduzione dell’insegnamento delle scienze motorie alla scuola primaria, le misure adottate per le scuole ubicate nelle piccole isole, l’autorizzazione per il Ministero a emanare ordinanze ministeriali sugli esami di Stato che tengano conto della situazione emergenziale, lo stanziamento di 20 miloni di euro per i servizi psicologici all’interno delle scuole.