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Bianchi sul reclutamento: “Le sanatorie sarebbero offensive. Percorsi facilitati per chi ha tre anni nella scuola”

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Intervenuto al Videoforum di Repubblica, intervistato da Ilaria Venturi, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato del decreto 36 sul reclutamento e la formazione degli insegnanti:

“Abbiamo sei riforme che riguardano il PNRR e queste riguardano diversi aspetti che messi insieme fra di loro faranno la riforma della scuola. La prima di queste, che oggi è in discussione al Senato è quella che riguarda il reclutamento. Noi abbiamo messo come perno del reclutamento tre cose: la formazione, la formazione e la formazione”.

“La formazione iniziale è importante, coinvolgiamo direttamente le università, tanto tirocinio nelle scuole che permetta anche questo trasferimento tra i docenti presenti e i docenti che vogliono entrare nella scuola. Poi la formazione per tutti, soprattutto quella digitale. Noi abbiamo un impegno con l’Europa, di formare 650mila docenti e personale della scuola, non solo sull’uso del digitale ma anche sull’educazione alla responsabilità del digitale. Infine la formazione incentivata che riguarda sostanzialmente quelle attività che sono tutte quelle funzioni di accompagnamento, tutoraggio nei confronti dei giovani docenti, le attività sulla sicurezza, tutte le attività sulla capacità di gestire la progettazione didattica”.

“All’interno di queste sono previste dei percorsi molto facilitati per coloro che hanno svolto già almeno tre anni nella scuola, la possibilità di andare direttamente al concorso e poi completare anche riconoscendo l’attività di formazione che hanno già fatto, con una riserva del 30% riconosciuta a loro. Quindi no a sanatorie perché sarebbe offensivo per le persone, sì all’interno di un quadro complessivo sul reclutamento che permetta a chi già ha un’esperienza di poterla esprimere e avere anche uno spazio che gli viene riservato”.