Home Attualità Bimbo rifiutato perché autistico. La mamma: consigliato di andare in una scuola...

Bimbo rifiutato perché autistico. La mamma: consigliato di andare in una scuola privata

CONDIVIDI

Sul Corriere del Mezzogiorno c’è spazio per la storia di Vincenzo, bambino di 7 anni, affetto da autismo. Al bambino è stata rifiutata l’iscrizione a scuola, il 33° Circolo di Soccavo a Napoli.

“Sono mamma di due gemelli di 7 anni, Vincenzo e Francesca — racconta Claudia Siveri —, il maschietto purtroppo è autistico. Quest’anno dopo un’esperienza non entusiasmante in una scuola privata ho deciso di portare i bimbi in una struttura pubblica. Anche se mi sono mossa in ritardo per l’iscrizione avevo avuto la disponibilità di massima della preside ad accogliere i miei bambini”.

Disponibilità che secondo quanto racconta Claudia è venuta a mancare nel momento in cui la preside della scuola, il 33° Circolo di Soccavo, ha visto il bambino affetto da autismo e le sue difficoltà.

“Ero andata a portare dei documenti e con me quella mattina c’era Vincenzo che era particolarmente nervoso – spiega la donna -. Era molto irrequieto e così la dirigente scolastica mi ha detto che forse era meglio se continuavo a portare il piccolo alla scuola privata, vista la poca disponibilità, in termini di ore e personale, del suo Istituto. Mi sono sentita male, è stato molto brutto e imbarazzante”.

 

{loadposition carta-docente}

 

Il racconto di Claudia prosegue a cascata e mette in evidenza tutta la sofferenza e le difficoltà di una mamma di fronte a certi episodi. “Ho cercato di convincere la preside, ma lei mi ha risposto che già mi stava facendo un piacere a prendere la femminuccia, Francesca, e che non c’erano altri posti disponibili. Ma non era vero, perché in un primo momento mi avevano anche assegnato il bambino alla classe, la II F, mentre la piccola doveva andare in II C. Ora nessuno dei due ci andrà in quella scuola – racconta la mamma di Vincenzo e Francesca – e dovrò trovare una soluzione alternativa per entrambi. Di sicuro non posso, per motivi economici, continuare con la scuola privata, anche perché le spese per Vincenzo sono tante”.

Claudia è convinta che sia stata negata la scuola a suo figlio autistico perché “particolarmente difficile, ma Vincenzo è un angelo e non si può giudicare un bimbo in così poco tempo. Ma se anche fosse, Vincenzo ha diritto ad andare a scuola, come tutti i suoi coetanei”.