Blockchain a scuola? Non serve per insegnare speculazione finanziaria, ma a trattare dati non hackerabili: a Didacta 2023, Guasti (Indire)

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Si è aperta l’8 marzo, l’edizione 2023 della Fiera Didacta Italia, l’appuntamento fieristico sull’innovazione nel mondo della scuola che ha luogo a Firenze, negli spazi della Fortezza da Basso. La Tecnica della Scuola, presente all’evento, ha avuto modo di incontrare Lorenzo Guasti, ricercatore di Indire.

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Perché è importante l’uso condiviso delle informazioni attraverso la blockchain?

“La blockchain è una tecnologia che si sta diffondendo in vari ambiti per condividere informazioni in modo sicuro, condiviso e decentralizzato. Per i ragazzi è fondamentale capire di che si tratta”.

Si parla di informazioni non hackerabili, giusto?

“I dati immagazzinati in una blockchain non sono hackerabili, quindi si tratta di una tecnologia che verrà sempre più usata, anche nella scuola. Un esempio è l’Unicef, che registra i finanziamenti. I nativi digitali masticano questi concetti: è bene che conoscano i principi base su cui sono fondati a scuola”.

La blockchain non è collegabile ad un valore, ad un aspetto finanziario.

“Ovviamente non dobbiamo insegnare speculazione finanziaria a scuola, ma l’uso delle tecnologie in maniera ottimizzata. La blockchain funziona molto bene nell’archiviazione dei documenti. Tra l’altro nel gioco che abbiamo creato, che usa queste tecnologie sono tirate in ballo discipline trasversali, i ragazzi giocano in gruppo, creano ruoli, esprimono la loro opinione”.

Qual è il ruolo del docente?

“Il nostro gioco si accompagna a delle istruzioni. Nel nostro caso il docente fa l’hacker, quindi è la classe contro il docente e normalmente il docente perde e i ragazzi salvano la blockchain dall’hackeraggio”.

Avete portato avanti anche progetti sulle serre idroponiche, ci spiega di che si tratta?

“La serra idroponica è un ambiente in cui una pianta cresce fuori dall’acqua, è ottima per studiare il ciclo di vita di una pianta. I ragazzi così possono osservare, misurare, modellizzare. Capire i modelli che stanno dietro ai fenomeni fisici è un modo per comprenderli in modo approfondito”.

Già è realtà in molte scuole?

“Sì, da circa quattro anni. Sono più di 20 le scuole che adottano queste tecnologie”.

Scuole di che ciclo?

“Iniziamo sempre da primaria e infanzia per poi rendere il progetto più complesso nei cicli di istruzione superiori”.

La Tecnica della Scuola presente a Didacta

La Tecnica della Scuola, attiva nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, dopo il successo di Fiera Didacta Sicilia, è presente per la prima volta alla Fiera Didacta Italia allo stand C27 (padiglione Cavaniglia), nella sezione dedicata all’editoria e alla stampa di settore.

L’obiettivo è quello di riflettere sulle novità relative alla formazione dei docenti e degli studenti come l’Intelligenza Artificiale, Chat Gpt, il Metaverso, le materie Stem, Scuola 4.0 e la Robotica Educativa: insomma, tutti elementi della scuola del futuro.

Per chi si registrerà presso il nostro stand, saranno subito disponibili in omaggio il corso online di sei ore “Strategie educative efficaci per l’insegnante di oggi”, tenuto dal formatore Giovanni Morello, e una pratica shopper in cotone!

Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Italia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal Mim, sono molteplici, da interviste itineranti a momenti di approfondimento con formatori ed esperti sui temi più disparati.