Home Archivio storico 1998-2013 Attività parlamentare Borsisti, salta la tassa sul lavoro giovanile che ha fatto infuriare tutti

Borsisti, salta la tassa sul lavoro giovanile che ha fatto infuriare tutti

CONDIVIDI
Pericolo scampato. A seguito del crescente moto di proteste avviato per tutta la giornata ed in programma anche nei prossimi giorni, la commissione Finanze della Camera ha deciso di approvare un emendamento al decreto legge sulla semplificazione fiscale che prevedeva la tassazione Irpef del 20% per le somme eccedenti gli 11.500 euro relative alle borse di studio di specializzandi, dottorandi e assegnisti.
Secondo stime attendibili, l’applicazione della norma avrebbe comportato una riduzione degli stipendi, già magri, dei giovani borsisti di almeno 150 euro mensili. A fronte di questa prospettiva, le organizzazioni degli specializzandi si sono rivolti alle più alte autorità dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio, Mario Monti, i presidenti di Camera e Senato ed il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo – nel quale spiegano che la tassa prevista dal Governo si accanirà direttamente su quei giovani “che attraverso il loro lavoro, il loro studio e la loro ricerca, quotidianamente contribuiscono alla crescita del nostro paese”.
La decisione di rivedere l’aggravio di tasse (peraltro pubblicato e quindi noto già da marzo) è giunta dopo che per l’intera giornata, il 16 aprile, si erano accavallati comunicati e dichiarazioni a favore dell’abrogazione della norma. Secondo l’ex ministro Mariastella Gelmini (Pdl) siamo di fronte ad “una vera e propria follia contro il merito e contro chi fa già enormi sacrifici”. Nichi Vendola, leader di Sel, trova “insopportabile che questo governo di tecnici utilizzi in modo propagandistico la parola giovane quando poi nella realtà i giovani sono continuamente bastonati dai suoi provvedimenti”. Per il senatore Giuseppe Valditara responsabile scuola e università di Fli, sono “sacrosante le proteste degli specializzandi e dottorandi in corso in tutta Italia”, al fine di “rimuovere questa iniquità sulle borse di studio che penalizza ingiustamente, i nostri giovani studiosi”.
L’annuncio dell’approvazione dell’emendamento salva-borsisti non convince. “Vigileremo affinché l’impegno assunto oggi dal governo in merito all’eliminazione della norma sulla tassazione delle borse di studio – hanno fatto sapere Maurizio Zipponi, responsabile nazionale lavoro e welfare dell`Italia dei Valori, e Alessandra Tibaldi, responsabile della sezione formazione, sicurezza e crisi aziendali del partito – non sia l’ennesima promessa da marinaio a cui ci ha purtroppo abituato, come è accaduto con gli esodati e in altre mille occasioni, quando ha promesso di risolvere i problemi e puntualmente ha disatteso gli impegni presi. L`IdV affiancherà medici, dottorandi e corsisti nelle loro giuste mobilitazioni a partire dalle prossime ore”.
Il 17 aprile specializzandi, dottorandi e assegnisti hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti a Montecitorio.