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Brunetta: “Basta con le pagelle di carta”

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Intervenendo al Forum della Pubblica Amministrazione il neo Ministro della Innovazione e della Funzione Pubblica Renato Brunetta non si è limitato a descrivere le linee guida alle quali intende adeguare il proprio intervento futuro ma ha dato spazio anche a qualche “sogno” che non sarà facile realizzare.
Nella Pubblica Amministrazione “non ci dovrà più essere la documentazione cartacea” ha detto infatti il neo Ministro che ha subito fatto un esempio riferito alla scuola: “Le pagelle dovranno essere lette su internet, basta pagelle cartacee”.
Brunetta ha aggiunto anche che i tempi per questa rivoluzione dovranno essere stretti, anzi strettissimi: un anno, un anno e mezzo al massimo.
Senza voler mettere in dubbio le capacità del nuovo Ministro e del suo staff ci sia però permesso avanzare qualche ragionevole dubbio sulla reale fattibilità di una simile proposta, certamente molto suggestiva.
Il primo problema che si pone riguarda la piattaforma tecnica sulla quale dovrebbero essere inseriti i dati, piattaforma di non semplice costruzione considerato che ormai, grazie all’autonomia scolastica, ogni scuola può predisporre i documenti di valutazione nella forma più opportuna.
Nella scuola primaria, poi, una parte non trascurabile del documento è del tutto discorsiva e non si limita alla indicazione di giudizi prestabiliti (sufficiente, buono, ottimo, ecc…).
C’è poi il problema dell’inserimento dei dati relativi a ciascun alunno, operazione particolarmente onerosa soprattutto nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (un’unica istituzione scolastica arriva spesso a un migliaio di alunni e per ciascun alunno vanno inseriti non meno di una dozzina di giudizi due-tre volte all’anno).
Non va poi sottovalutata la questione delle modalità di consultazione dei dati da parte delle singole famiglie: lasciando da parte il problema del rilascio di milioni di password a tutte le famiglie che hanno figli a scuola, non bisogna trascurare il fatto che, nonostante il gran parlare che si fa di Internet e banda larga, non tutte le famiglie sono oggi in grado di connettersi alla rete, vuoi per motivi economici vuoi per altre ragioni.
Per ovviare al problema bisognerebbe piazzare in ciascuna scuola un punto di accesso ad Internet da mettere a disposizione delle famiglie.
E poi c’è un ultimo problema, non del tutto secondario: ancora oggi la “consegna delle pagelle” è un momento importante di incontro fra scuola e famiglia; talora anzi è una delle poche occasioni in cui i docenti riescono a “vedere in faccia” i genitori.
Vogliamo forse eliminare anche questa ultima, modesta occasione di incontro-confronto? Vogliamo forse trasformare il rapporto scuola-famiglia in un comodo e tranquillizzante scambio di e-mail e sms? 
Certamente si risparmierebbe qualche tonnellata di carta, ma, in questo caso, non è detto che sarebbe un bene.