
Il Dipartimento per le politiche della Famiglia ha pubblicato le Relazioni al Parlamento, relative alle annualità 2022 e 2023, in materia di contrasto all’abuso sui minori.
Le Relazioni illustrano le attività svolte dal Dipartimento, tracciando lo stato dell’arte delle iniziative e buone prassi adottate a livello nazionale e internazionale.
La relazione sul 2023 offre diverse informazioni relative alle iniziative e alle problematiche che riguardano la scuola nel contesto della tutela dei minorenni, in particolare rispetto all’abuso, allo sfruttamento sessuale, al disagio giovanile e all’uso del digitale.
Nel capitolo dedicato alle attività del Ministero dell’Istruzione e del Merito vengono illustrate le azioni intraprese per contrastare attivamente il bullismo e il cyberbullismo a livello nazionale. Queste azioni includono la formazione mirata del personale scolastico, l’implementazione di programmi di sensibilizzazione rivolti agli studenti e il monitoraggio del fenomeno in ambito scolastico.
Il Rapporto ricorda anche la legge 71/2017 e le relative Linee di Orientamento adottate dal Ministero in attuazione della legge sul cyberbullismo.
Non manca un accenno alla Piattaforma ELISA (Formazione e-learning degli Insegnanti sulle Strategie Antibullismo) allestita dal Ministero, in collaborazione con l’Università di Firenze, per fornire alle scuole strumenti per intervenire efficacemente su bullismo e cyberbullismo. La piattaforma offre formazione e-learning per docenti e dirigenti scolastici e consente il monitoraggio online dei fenomeni nelle scuole italiane attraverso rilevazioni periodiche nazionali.
Il documento collega poi la dispersione scolastica alla devianza giovanile.
Il decreto-legge n. 123 del 2023 (“decreto Caivano”), convertito con modificazioni nella legge 159 del 2023, include misure che incidono sulla scuola e sull’educazione dei minorenni per contrastare la povertà educativa e il disagio giovanile e prevede norme volte a rafforzare il rispetto dell’obbligo scolastico, introducendo una più incisiva risposta sanzionatoria nei confronti degli esercenti la responsabilità genitoriale.
La norma stabilisce che, in caso di assenze ingiustificate che costituiscono elusione dell’obbligo, il responsabile è punito con la reclusione fino a un anno. Inoltre, le famiglie non possono ricevere l’assegno di inclusione se non documentano l’adempimento dell’obbligo di istruzione.
Lo stesso decreto prevede disposizioni per rafforzare la sicurezza dei minorenni nello spazio digitale e rispetto all’offerta di contenuti e servizi online. I fornitori di servizi di comunicazione elettronica devono garantire la disponibilità delle applicazioni di controllo parentale.
L’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza suggerisce infine di utilizzare le attività scolastiche per promuovere l’educazione all’affettività, al rispetto e al superamento degli stereotipi di genere.