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Bussetti, nomine dei super dirigenti. Se il Pd va al Governo le sospenderà: decenza zero, poltrone a mille!

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La notizia delle nomine fatte in zona “cesarini” dal ministro Marco Bussetti per coprire alcuni posti vacanti di direttore generale, pubblicata dalla Tecnica della Scuola, ha fatto molto “rumore”. Anche a livello politico: ad alzare la voce, chiedendo chiarezza, è in particolare il Partito Democratico, che allarga il discorso anche a nomine attuate, sempre sul filo di lana, presso altri diicasteri.

Il senatore Stefàno (Pd) cita anche il ministro Centinaio

Il senatore Dario Stefàno, vicepresidente Dem a Palazzo Madama, ha scritto su twitter il 25 agosto: Gian Marco “Centinaio (ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo n.d.r.) ha nominato il DG di Agea a Ferragosto, in piena crisi di governo. Bussetti, oggi, va oltre: nomina un super dirigente con il governo dimissionario. C’è chi è nelle Istituzioni per servire e chi si serve delle Istituzioni. Decenza zero! Poltrone a mille!”.

L’onorevole Ascani (Pd): dovremo verificare se è stato fatto tutto in regola

Poco dopo, è la volta dell’onorevole Anna Ascani, vicepresidente del Pd e capogruppo dem in commissione Cultura alla Camer: “Se il nuovo Governo appoggiato dal Pd riuscirà a nascere – dice Ascani su facebook -, tra i primi atti dovrà almeno sospendere le discusse nomine del ministro Bussetti e verificare se sia stato fatto tutto secondo le regole”.

“Se rispondesse al vero che una dirigente ritenuta molto vicina del ministro è stata promossa in sospetto conflitto di interessi – conclude Ascani – peraltro proprio negli ultimi giorni del mandato, saremmo di fronte ad un caso gravissimo e ad uno schiaffo a tutto il mondo della scuola”.

La difesa del Miur

Ricordiamo, per correttezza, che le nomine al momento risultano al vaglio delle Corte dei Conti. Inoltre, dal ministero dell’Istruzione è stato precisato che l’iter di riorganizzazione generale degli Usr è partito in tempi non sospetti, ad inizio aprile 2019, quindi precedenti alla crisi di Governo.

Inoltre, sempre da Viale Trastevere, sostengono che si è arrivati a chiedere di coprire i posti vacanti come direttore generale solo qualche settimana fa, proprio per permettere a tutti i candidati di presentare la domanda di accesso. E, comunque, i provvedimenti di nomina risultano precedenti all’inattesa caduta del governo giallo-verde.