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Call veloce per immissioni in ruolo: come funziona e chi può partecipare

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Come abbiamo riportato in precedenza, la ministra Azzolina ha firmato il decreto relativo alla chiamata veloce per le immissioni in ruolo, novità prevista dal decreto-legge 126, approvato lo scorso dicembre, che punta a velocizzare i tempi di accesso al ruolo per gli insegnanti e a coprire più rapidamente le cattedre vacanti.

Facciamo il punto per chiarire il funzionamento della chiamata veloce per le assunzioni a scuola.

Chiamata veloce scuola: chi partecipa

Possono richiedere l’assunzione in ruolo tramite call veloce:

  • soggetti inseriti nelle graduatorie utili per le immissioni in ruolo del personale docente ed educativo (graduatorie concorsuali)
  • soggetti inseriti in GAE

Nella pratica, ciò significa che i posti sui quali si effettueranno le assunzioni della call veloce sono quelli che, una volta ultimate le operazioni annuali di immissione in ruolo, risultano ancora vacanti e disponibili.

Tale disponibilità dei posti vengono rese pubbliche sui siti internet dei rispettivi uffici scolastici, in maniera da consentire la presentazione delle istanze da parte degli interessati.

Questo meccanismo, come ha sottolineato la stessa ministra Azzolina, consentirà a molti insegnanti di ottenere più velocemente la cattedra, andando dove ci sono posti liberi. Ma anche di assegnare posti che, altrimenti, rimarrebbero vuoti e sarebbero coperti con contratti a tempo determinato. La procedura è valida anche per il personale educativo.

Gli iscritti nelle graduatorie di merito concorsuali potranno scegliere una o più province di un’altra regione.

La stessa Azzolina riporta un esempio: chi è nella graduatoria del concorso in Lazio, ma non riesce ad ottenere l’assunzione per carenza di posti, potrà decidere se lo vuole, di aderire alla chiamata veloce per ottenere una cattedra rimasta scoperta in una o più province di un’altra regione.

Gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento potranno optare per un’altra regione, ma anche per una provincia diversa della stessa regione in cui sono in graduatoria.

Quindi, un iscritto in una delle graduatorie ad esaurimento di Pavia, in Lombardia, potrà concorrere alla chiamata veloce per un posto libero in altra provincia della Lombardia. Oppure, se disponibile a cambiare regione, potrà scegliere una o più province di altra regione.

Bisogna specificare due aspetti fondamentali: chi intende partecipare deve indicare i posti, ovvero la classe di concorso e tipologia di posto, oltre alle graduatorie di provenienza che danno l’accesso alla call veloce.

Inoltre, ogni docente partecipa con il punteggio, le preferenze e le precedenze già acquisite a sistema e che derivano dalla graduatoria di provenienza.

Tempi per la presentazione delle domande per la call veloce

Le istanze dovranno essere presentate entro 5 giorni dall’apertura della funzione presente su un’apposita piattaforma ministeriale.

Bisogna specificare che la chiamata veloce potrà partire solo dopo che gli uffici scolastici avranno ultimato le procedure di immissioni in ruolo annuali, in maniera da avere la ricognizione dei posti residui.

La pubblicazione delle graduatorie di della call veloce e l’intero processo di assunzione degli interessati dovrà concludersi entro il 10 settembre dell’anno scolastico di riferimento, con immissioni in ruolo che avranno decorrenza giuridica dal 1 settembre.

Chiamata veloce: ripartizione delle assunzioni

Le assunzioni, infine ricordiamo, sono disposte rispettando la ripartizione al 50% tra graduatorie di merito e GAE.

Per le graduatorie concorsuali si seguirà il seguente ordine:

a) graduatorie di concorsi pubblici per titoli ed esami nell’ordine temporale dei bandi
b) graduatorie dei concorsi riservati selettivi per titoli ed esami, nell’ordine dei bandi
c) graduatorie di concorsi riservati non selettivi, nell’ordine temporale dei bandi

 

Chi ottiene l’assunzione in ruolo, all’esito positivo del periodo di prova e formazione, decadranno da ogni graduatoria finalizzata alla stipula di contratti a tempo determinato o indeterminato, ad eccezione delle graduatorie di concorsi ordinari di altre procedure nelle quali siano inseriti.