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Calo demografico, la “soluzione” potrebbe arrivare da un ripensamento delle politiche di integrazione: il Dipartimento della famiglia affida uno studio alla Bocconi

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Il tema del calo demografico sta preoccupando seriamente il Governo in carica, al punto che il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, guidato dalla ministra Eugenia Roccella, ha incaricato l’Università Bocconi di Milano di realizzare uno studio sul legame tra immigrazione, integrazione e natalità.
Ne dà notizia “Il Fatto quotidiano” che precisa anche che per questa ricerca il Dipartimento pagherà all’Università un compenso di 20mila euro.

Secondo la ministra Roccella lo studio si inserisce in un contesto considerato “di estrema attualità”, alla luce dell’ultimo rapporto ISTAT del 31 marzo 2025.
I dati – infatti – evidenziano una forte criticità demografica: l’Italia registra una media di soli 1,18 figli per donna, mentre la popolazione residente continua a diminuire, le famiglie si fanno sempre più piccole e cresce l’età media, con un significativo aumento della speranza di vita e dei flussi migratori.

Sul tema è intervenuto in questi giorni anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che ha paventato l’eventualità che la spese per l’istruzione venga in qualche modo rivista.
Il Dipartimento della ministra Roccella sembra intenzionato a raccogliere dati scientifici precisi e aggiornati in modo da affrontare un fenomeno complesso e di difficile soluzione.

Allo stato attuale, per esempio, non risulta che il Piano nazionale sugli asili nido stia ottenendo il risultato sperato di favorire una ripresa, seppur lieve, delle nascite.
L’unico elemento di novità potrebbe arrivare, forse, da politiche di integrazione che possano in qualche misura favorire un incremento della popolazione appartenente alle fasce di età più basse.