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Caro affitti docenti e Ata fuori sede, Palermo: “Stipendi così bassi da non sostenere neanche le esigenze vitali”

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Lo scorso venerdì 19 maggio all’interno di “Sveglia la Notizia”, la rassegna stampa di Radio Fantastica RMB e SestaRete TV è intervenuto Reginaldo Palermo, vice direttore della Tecnica della Scuola, che ha parlato del caro affitti per quanto riguarda il personale docente e ATA.

Come arrivano a fine mese i docenti fuori sede?

Ecco l’analisi del nostro vice direttore: “Dal nostro sondaggio è emerso che il 40% di coloro che hanno risposto dicendo di spendere quasi mille euro al mese tra affitto e varie spese. Oggi lo stipendio di un docente all’ingresso non va mai oltre i 1300/1400 euro al mese. I docenti fuori sede sono costretti magari anche a chiedere aiuto alla famiglia”.

“Spesso i docenti sono fuori sede non di pochi chilometri e alle spese di affitto e bollette vanno aggiunte quelle che servono per tornare alla propria città anche solo una volta ogni tanto. Il mestiere dell’insegnante, per chi è fuori sede, sta diventando un mestiere che non serve neanche a sostenere le esigenze vitali”, ha aggiunto, spiegando che spesso gli stipendi dei docenti sono eccessivamente e clamorosamente bassi.

“Per quanto riguarda gli studenti bisogna pensare ad un piano per sostenere il diritto allo studio ed è compito delle Regioni. Per quanto riguarda i docenti spesso gli stipendi sono al di sotto del livello di sopravvivenza minima. Gli insegnanti sono più esposti a questo problema perché per loro è frequente lavorare fuori dalla loro città. Le cattedre vuote sono al Nord e i professionisti che si offrono per coprirle abitano prevalentemente al Sud, in soldoni. Questo scompenso dovrà essere affrontato e risolto”, ha concluso Reginaldo Palermo, che ha sottolineato qual è il vero problema quando si parla di docenti fuori sede.

Il sondaggio della Tecnica della Scuola

La Tecnica della Scuola ha chiesto ai suoi lettori, attraverso un sondaggio, quanto arrivano a spendere al mese per l’affitto degli appartamenti, bollette comprese, decine di migliaia di lavoratori della scuola, di ruolo e precari.

Dal sondaggio, a cui hanno partecipato 321 utenti, di cui l’89,4% docenti, è emerso che la maggior parte – il 41,3% spende tra i 500 e i 700 euro al mese di affitto; solo il 34.3% ha dichiarato di spendere meno, tra i 400 e i 500 euro.

Per quanto riguarda le spese extra al mese (bollette, trasporti, ecc.), la quota maggiore di insegnanti che hanno partecipato al sondaggio, il 44,1% , ha dichiarato di spendere in media tra i 100 e i 300 euro al mese; il 40,6% addirittura tra 300 e 500 euro.

“Questo significa che alcuni prof superano complessivamente addirittura i 1.000 euro al mese: una somma che si commenta da sola (per le spese quotidiane utili a vivere rimane davvero poco!) e giustifica ampiamente le fortissime pressioni che tanti docenti e Ata fanno quotidianamente per avvicinarsi a casa”, ha commentato Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola.